Una festa tra amici per aiutarne uno, al quale la vita ha giocato un brutto scherzo, costringendolo a letto con la possibilità di comunicare solo grazie ai suoi occhi e a un computer.
Paolo Dal Zotto, disegnatore d’interni di Thiene, dal 2013 sta combattendo per la sua vita e poter rimanere nel suo letto, circondato dai suoi cari, godendo del profumo di casa, è un ‘privilegio’ incredibilmente costoso.
E’ per amore, per affetto profondo nei confronti di Paolo e per rispetto verso quello che è sempre stato un vero amico, che i suoi affetti storici hanno deciso di mettersi in moto per raccogliere fondi per dare una mano alla famiglia a pagare quei 5mila euro mensili necessari a Paolo per poter rimanere a casa sua.
E’ con questo spirito che venerdì sera, a Villa Trissino di Sandrigo, quelli che erano gli amici ‘della piazzetta’ e della ‘Ca’ Pajella’ si sono dati appuntamento per rivedersi tutti e raccogliere fondi, allargando l’invito a chiunque volesse partecipare. E’ il secondo appuntamento, il primo era stato circa un mese fa all’Osteria Moderna di Santorso e anche allora era stato un successone. Duecento le partecipazioni a Sandrigo, nonostante la pioggia freddo autunnale, con musicisti, catering, vecchi amici e nostalgia.
“Paolo è sempre nei nostri cuori – ha commentato Natalie Busin, ex fidanzata di Paolo molti anni prima che le loro vite prendessero corsi diversi – E’ sempre un piacere andare a trovarlo e passare un po’ di tempo con lui, ma è anche doveroso da parte nostra fare qualcosa di concreto per dare una mano a lui e alla sua famiglia”.
Paolo Dal Zotto, geometra e interior designer di Thiene, non ha ancora 50 anni. Dal 2013 è affetto da Sla (Sclerosi Laterale Amiotrofica), una malattia degenerativa che in pochissimo tempo gli ha ‘bloccato’ la vita costringendolo ad affrontare la malattia.
“A inizio dell’anno abbiamo creato una Onlus – ha spiegato Alberto Todeschin, presidente di ‘Slamaisoli’ – L’associazione è nata da un gruppo di amici disorientati da questa malattia che ha imprigionato uno di loro. Siamo rimasti inermi, ma abbiamo deciso di fare del nostro meglio per aiutare Paolo e la sua famiglia. Le esigenze di un amico vicino hanno stimolato la raccolta fondi con l’obbiettivo di dare un concreto equilibrio e una parziale serenità. Oggi la sua linfa vitale si trova tra le mura di casa e nella possibilità di condividere i momenti e le abitudini con le persone care”.
La forza dell’amore e la voglia di tenere duro infatti non bastano, perché i costi esorbitanti dell’assistenza domiciliare, riportano velocemente alla realtà.
“Con Slamaisoli raccogliamo fondi grazie a donazioni volontarie – ha sottolineato il vicepresidente Matteo Azzolin – Ma con la costituzione della Onlus, si può donare anche il 5 per mille della dichiarazione dei redditi. Abbiamo fatto il primo passo per aiutare Paolo – ha continuato – ma non ci fermiamo qui, perché ci sono tante altre persone che necessitano di aiuto”.
La serata a Villa Trissino è stata un successo, un’occasione per ricordare, divertirsi e fare del bene.
“Juta e sbevacia è quello che sappiamo fare noi – ha spiegato Bonifacio Carollo, che ha collaborato con il gruppo che ha organizzato la serata – Abbiamo deciso di dare il nostro contributo a modo nostro e i risultati ci sono e danno soddisfazione. Ricordiamo una persona che ci è cara e allo stesso modo potremmo aiutare altre persone. Ci sono tutti gli amici di Paolo e tantissime altre persone che non lo conoscono ma sanno che stanno dando il loro contributo”.
In effetti a Sandrigo gli amici di Paolo ci sono tutti. Da piazzetta Rovereto alla Ca’ Pajella, tutti quelli che sono passati nella sua vita, sono presenti per lui. Manca solo Ylenia, la fidanzata, che trascorre le notti con Paolo e da quando gli è stata diagnosticata la Sla non l’ha mai lasciato solo.
“In queste occasioni sono orgogliosa di essere thienese – ha commentato Maria Foscarini – perché vedo che siamo sempre uniti. Quando qualcuno chiama, gli amici rispondono”. E Paolo è stato fortunato ad averne tanti di amici. “Ha seminato bene – hanno detto Andrea Gasparella e Michele Saugo – e tutti ce l’abbiamo nel cuore”. A dare una mano a Slamaisoli, non solo amici storici, ma anche amici imprenditori intenzionati a non mettersi in luce ma vicini e presenti con il loro aiuto.
“CI siamo chiesti da subito cosa potevamo fare – ha spiegato Alberto Todeschin – Sapevamo di non poter fare finta di nulla. Chi soffre di questa malattia ha il diritto di vivere e noi possiamo aiutare a cercare di sostenere i pochi equilibri rimasti. Le spese che si devono sostenere sono altissime e pochi sono i sostegni statali. L’associazione offre un sostegno concreto e, più in generale, si adopera a sostenere la ricerca”.
“Le donazioni sono un segno concreto – ha concluso Matteo Azzolin – Al momento siamo riusciti a contribuire con circa la metà del costo mensile e speriamo di fare sempre di più”.
Per sostenere Paolo e la famiglia e dare una mano a chi ne può avere bisogno, ‘Slamaisoli’ chiede aiuto a chi abbia idee per organizzare eventi a scopo di raccolta fondi o a chi abbia voglia di fare una donazione che andrà a buon fine.
Per donare il 5 per mille, basta ricordare ‘Aaslamaisoli’, codice fiscale 94017270243, dichiarando ‘sostegno del volontariato e altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale’.
Per donare invece, si può fare un bonifico bancario a Cassa Rurale e Artigiana di Roana con Iban IT69W0877260890006004007630.
Anna Bianchini