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Thiene-Schio. Troppe minacce e aggressioni agli autisti dei bus: triplicati i controlli

“La sicurezza è una priorità di Svt”: lo dice il Presidente Svt Angelo Macchia e lo confermano i numeri. Prendendo a riferimento il mese di maggio per il trasporto extraurbano, nel 2015 sono stati effettuati 154 controlli, per un totale di 3.784 passeggeri controllati e 69 sanzioni elevate; nel maggio del 2016 i controlli sono stati 446, per un totale di 11.113 passeggeri controllati e 231 sanzioni elevate.
Numeri più che triplicati, risultato dell’attivazione della controlleria unificata che prevede la turnazione di 25 persone sulle linee più calde e più frequentate del trasporto pubblico.

“La controlleria unificata -spiega Macchia- è stato uno dei primi atti concreti della nuova società del trasporto pubblico vicentino, che ha intensificato la presenza dei controllori quale deterrente ad azioni di disturbo, oltre che lotta all’evasione.” Ma è solo una delle strade percorse da Svt per prevenire e punire episodi di minacce e aggressioni ai danni di persone colpevoli solo di fare il proprio lavoro. “In aggiunta -prosegue Macchia- abbiamo stretto un accordo con la Civis che mette a disposizione guardie giurate a presidio delle nostre stazioni. Se, poi, non bastassero controllori e Civis a scoraggiare i teppistelli dei bus, un protocollo sottoscritto con la Questura garantisce il pronto intervento delle forze dell’ordine su nostra chiamata.”

Da evidenziare è anche la prassi di Svt di procedere con querela nei confronti degli autori di minacce e aggressioni: un gesto che dimostra la piena solidarietà dell’azienda nei confronti dei propri lavoratori ma che permette anche alla giustizia di fare il suo corso, com’è doveroso che sia. E’ grazie alla querela di Svt, solo per fare un esempio, che è stato possibile mettere fine al disturbo che la giovane gang di Schio creava non solo a personale e utenti Svt, ma all’intera comunità.

Di più è davvero difficile fare, anche se il confronto rimane aperto con tutti, in particolare con Usb che ha dichiarato lo stato di agitazione e richiesto al Prefetto un incontro di conciliazione. “Un confronto numeri alla mano -conclude Macchia- compreso quello sugli episodi di disturbo al personale Svt, che è in linea con gli anni precedenti ed è fisiologico visto che svolgiamo un servizio pubblico, a disposizione di tutti, compresa qualche testa calda. Certo ci sono situazioni particolari, come la gang che abbiamo dovuto affrontare a Schio, ma nel complesso i nostri autisti e controllori hanno dimostrato di saper affrontare con sangue freddo i casi di tensione, in modo da non farli degenerare in qualcosa di più grave e di non mettere mai in pericolo gli utenti.”