Si staglia all’orizzonte la possibilità di raggiungere un accordo tra la Tintess e l’Amministrazione Comunale di Thiene che, se l’azienda rispetterà alcune richieste, è disposta a ritirare il ricorso depositato al Tar di Venezia. Gli operai sarebbero così salvi con il loro posto di lavoro e le emissioni odorose cesserebbero.
Sono stati ricevuti oggi dall’Amministrazione Comunale (Sindaco, Presidente del Consiglio Comunale, Giunta e Capigruppo Consiliari di maggioranza e minoranza), i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali e della Rsu (Rappresentanze Sindacali Unite) della ditta Tintess, al termine della manifestazione di questa mattina che ha portato i lavoratori a sfilare dalla sede in via dell’Industria fino a piazza Ferrarin. In un clima corretto, la delegazione dei lavoratori ha fatto presente l’interesse primario a tutelare sia l’ambiente che i posti di lavoro. Ha quindi chiesto il ritiro del ricorso al Tar da parte del Comune di Thiene, perchè il suo eventuale accoglimento pregiudicherebbe la situazione occupazionale, con la chiusura dell’azienda.
Tintess ha infatti minacciato il licenziamento dei lavoratori dopo che il Comune di Thiene ha fermato (grazie al Tar regionale) la richiesta dell’azienda di potenziare il depuratore per il trattamento di rifiuti speciali.
“L’attività si regge su tre settori: la tintoria, la stamperia e la depurazione” ha spiegato la delegazione sindacale.
Il Sindaco ha poi fatto presente la tempistica degli avvenimenti. Dal 1° luglio 2014, data della delibera della Giunta Regionale di autorizzazione all’ampliamento e conversione dell’impianto, al 19 novembre 2014, data del ricorso presentato dal Comune proprio alla scadenza del tempo utile di ammissibilità per verificare in quasi cinque mesi la volontà reale della ditta ad adeguare l’impianto alle prescrizioni, la ditta a tutt’oggi non ha provveduto, lasciando inalterato il fenomeno dei cattivi odori.
“Il mandato ricevuto dal Consiglio Comunale era – ha ricordato il Sindaco di Thiene Giovanni Battista Casarotto – quello di chiedere alla Regione l’adeguamento alle norme dell’impianto esistente, con l’abbattimento degli odorigeni ed il mantenimento, senza alcun aumento, sia della quantità di rifiuti da trattare sia dei codici Cer già autorizzati nel 2007 dalla Provincia. Era questa, infatti, la condizione sine qua non per acconsentire in futuro a eventuali possibili ampliamenti di quantità e di nuovi codici di rifiuti da trattare”.
Il confronto tra le parti ha comunque lasciato una possibile apertura, che peraltro conferma la posizione tenuta dall’Amministrazione Comunale sin dall’inizio della vicenda.
“Siamo disponibili a valutare il ritiro del ricorso – ha dichiarato infatti Casarotto – coinvolgendo in un tavolo di lavoro tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale, sia di maggioranza che di minoranza, a condizione che la ditta a sua volta inizi fin da subito i lavori di adeguamento che noi chiediamo da mesi e mantenga l’attuale quantità e i codici di materiale finora trattati, rinviando l’eventuale ampliamento a quando il fenomeno degli odori sarà definitivamente risolto”.
I lavoratori si sono dichiarati soddisfatti.
Ovviamente il tutto è subordinato all’effettiva volontà della parte in causa, cioè dei titolari di Tintess, che non erano presenti all’incontro, al quale invece hanno assistito i rappresentanti del Comitato Proteggiamo La.Ro.Sa. e i presidenti dei Comitati di Quartiere interessati.