Sta per essere approvato nel prossimo consiglio comunale previsto per fine ottobre il nuovo regolamento relativo all’accesso dei cani nei parchi pubblici di Thiene.
Ad occuparsi del provvedimento il vicesindaco Alberto Samperi, che precisa che le norme comunali saranno adeguate alla legge regionale in materia e alle varie sentenze sui temi della conduzione degli animali da compagnia. ‘Vi saranno spazi verdi – ha comunicato Samperi – a libero accesso ai cani e spazi verdi attrezzati in cui l’accesso sarà negato. Altre cose interessanti riguardano le modalità di conduzione, come l’uso del guinzaglio e della museruola, la raccolta delle feci e, novità, la pulizia delle deiezioni liquide, cioè dell’urina’.
Le restrizioni non passeranno inosservate agli animalisti dell’Enpa, già sul piede di guerra dopo la polemica di alcuni mesi proprio con l’amministrazione. Gli animalisti erano infatti stati costretti ad annullare la festa annuale per promuovere le adozioni nel parco dei villa Fabris a causa del netto rifiuto della giunta di Giovanni Casarotto a far entrare i cani nel parco, ed avevano mandato lettera di diffica al comune. ‘E’ un problema di igiene e pulizia – aveva detto Casarotto – in quel parco ci entrano anche i bambini’, lasciando intendere che il vero problema non erano i cani ma la mancanza di educazione dei padroni che non raccolgono le deiezioni dei loro animali.
La legge regionale 17/2014 consente infatti agli animali accompagnati l’accesso a tutte le aree pubbliche, ma in quelle aree dedicate ai giochi per i bambini l’accesso è vietato solo se il divieto è segnalato con apposita e chiara tabellonistica.
A dare man forte agli animalisti c’è però anche una sentenza di pochi giorni fa che ha dato ragione a Michela Vittoria Brambilla contro un regolamento del 2012 del comune di Lodi. L’ex ministro aveva inscenato una protesta contro il divieto di libero accesso dei cani nei parchi pubblici della città. Multata, aveva ricorso contro il provvedimento ed il giudice di pace le ha dato ragione, dichiarando illegittimo tale divieto perché ‘la più recente giurisprudenza amministrativa si riporta a un indirizzo costante e consolidato’ cioè quello di ostacolare ogni limitazione di libertà di circolazione ai conduttori di cani.
‘Chiediamo semplicemente al comune di Thiene – ha dichiarato la presidente dell’Enpa Thiene-Schio Federica De Pretto – di rispettare la normativa regionale che consente l’ingresso dei cani nei parchi pubblici. Le limitazioni devono essere eccezioni motivate. Non deve diventare un’eccezione l’ingresso stesso dei cani. La legge va applicata, non interpretata. Le sentenze si sommano tutte nella stessa direzione: libera circolazione dei conduttori di cani nelle città. Impedendo l’ingresso ai cani si impedisce la libera circolazione delle persone, e questa è una visione retrograda della gestione degli animali in città. Sono previste sanzioni ai proprietari di cani che non rispettano la legge, basterebbe applicarle. E non saremmo qui a discutere. Per quanto riguarda le deiezioni liquide siamo curiosi di leggere il regolamento e valutare la capacità degli amministratori pubblici di Thiene di complicare la vita ai possessori di cani. Aggiungo la mia personale delusione nell’amministrazione Casarotto che in questi anni si è dimostrata per nulla vicina agli animali e ai loro proprietari. Non parliamo poi dei randagi, altro capitolo’.
Marta Boriero