Nessuno di noi crederebbe di possedere un tesoro prezioso, da poter trasmettere a persone che ne hanno tanto bisogno, con un minimo sforzo: la lingua italiana, che noi abbiamo appreso naturalmente da bambini, ma che per tanti immigrati stranieri rappresenta un dono indispensabile per sopravvivere.
Ieri pomeriggio gli assessori Fanton, Strinati, Michelusi, il consigliere delegato De Longhi ed il sindaco Gianni Casarotto hanno fatto visita alla scuola media Bassani al corso di italiano per donne straniere, che ha preso avvio il 3 ottobre scorso grazie al lavoro in rete tra Asa, Associazione Solidarietà in Azione onlus, e il Circolo Auser di Thiene.
’Si tratta di un’iniziativa validissima -ha commentato il primo cittadino – di cui al momento c’è un estremo bisogno’.
Quando una famiglia straniera si trasferisce in Italia, e` di fatto la donna ad intrattenere i rapporti con il mondo esterno, essendo il marito impegnato nel lavoro per mantenere il nucleo familiare con ritmi a volte molto impegnativi.
Le relazioni con la scuola dei figli, con la comunità, con i servizi, sono affidate alle mogli, che, malgrado la forza d’animo che le contraddistingue, spesso mancano degli strumenti linguistici e culturali minimi per intrattenerle in modo soddisfacente. Ne` la cultura d’origine da` alla loro formazione il peso dovuto, ed il risultato è che queste potenziali risorse di integrazione vivono in una situazione di trascuratezza e a volte di emarginazione. Contribuire alla loro emancipazione linguistica può accelerare in modo potente il processo di integrazione delle famiglie straniere, evitando le incomprensioni che spesso si generano quando culture diverse non hanno gli strumenti di intermediazione per andare l’una incontro all’altra.
Molta buona volontà e sapienza, unite al buon senso ed al senso pratico, caratterizzano questa iniziativa, guidata da persone che, nella loro umanità, hanno saputo capire anche i vincoli pratici che impediscono alle mamme di avvicinarsi ad una scuola per stranieri.
’Da quest’anno abbiamo predisposto anche una ’aula nido’, dove un gruppo di volontarie accudisce i bambini in tenerissima età, che le mamme non saprebbero a chi lasciare durante le lezioni e che, in classe, sarebbero motivo di disturbo – spiega Novella Sacchetto, vicepresidente ASA Onlus.
Sono attualmemte 70 le signore straniere che frequentano , chi più e chi meno fedelmente, la scuola Bassani e 7 quelle che frequentano la sezione staccata di Lampertico, istituita per ragioni logistiche ed attiva solo il pomeriggio del venerdì. Nella scuola Bassani sono suddivise in quattro gruppi, a seconda del livello di conoscenza della lingua italiana. Frequentano tre pomeriggi la settimana, lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 14.30 alle 15.30 o dalle 15.30 alle 16.30, a seconda del livello in cui sono inserite.
Tutta la proposta si avvale di personale esclusivamente volontario; ognuno offre da 1 a 6 ore settimanali di servizio. ’In totale contiamo sulla disponibilità di 16 volontarie che guidano le lezioni alle Bassani e 3 a Lampertico, nonché su 11 volontarie, di cui 4 giovani studentesse, per il servizio di babysitteraggio – continua la vicepresidente ASA.
Attualmente sono 27 i bambini che lo frequentano, seguiti da 20 volontari, ma aumenteranno fino a 45/50 a fine dicembre, quando si renderanno disponibili un bel gruppo di studenti del Ceccato e dell’ITIS, che nel frattempo termineranno il percorso di formazione al volontariato, proposto dalla Cooperativa Radicà di Calvene.
’La collaborazione con questi istituti, consolidata nel tempo, ci fornisce un aiuto prezioso e permette ai giovani volontari di iniziare un percorso formativo nel mondo della solidarietà – spiega Novella Sacchetto.
’Si tratta di un servizio molto prezioso e molto richiesto – conclude – tanto che, per quanto riguarda le signore, ci siamo visti costretti a chiudere, nostro malgrado, le iscrizioni e abbiamo dovuto anche richiedere alle scuole un elenco dei bambini con maggiori difficoltà, per assistere gli scolari più bisognosi di aiuto, vista la reale impossibilità di assicurare a tutti i richiedenti una partecipazione al doposcuola.
’Ci auguriamo che questa bella iniziativa di solidarietà cresca con il contributo di tutti – ha detto il primo cittadino – Siamo grati all’associazione Auser, che pensiamo anche di premiare con un riconoscimento in occasione del Premio Thiene’.
Umberto D’Anna