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Thiene. La povertà nel 2016. Quando la spesa si fa nell’immondizia

Per capire cos’è la povertà non serve andare lontano o pensare alla guerra, oggi basta guardare dalla finestra.

Capita infatti di affacciarsi fuori di casa e vedere un’anziana signora curva su sé stessa, intenta a frugare nell’immondizia. Segno dei tempi, in un nord-est un tempo ricco, dove anni fa, anche il più modesto dei padri di famiglia, riusciva a mandare i figli all’università e portare la moglie fuori a cena.

Non è l’unica scena di povertà che si vede a Thiene, quella che è stata immortalata da un lettore che ha voluto puntare il faro su un fatto che ormai sta diventando un’abitudine. Una foto scattata all’inizio del quartiere Cappuccini, nei pressi di ville confortevoli e a volte lussuose. A pochi passi dal centro.

Un’immagine tristemente ordinaria, di persone che nel frigorifero non hanno proprio nulla e sono costrette a cercare tra gli avanzi altrui, sporchi e maleodoranti, per trovare un minimo di ristoro.

La povertà è arrivata fuori dalla porta e sono molti quelli che temono entri in casa. Quella povertà che fa perdere la dignità, che fa mendicare e raschiare il fondo del barile. Poveri veri, che non entrano nemmeno al discount, ma vanno diretti ai bidoni.

Poveri che non si vedono più solo in televisione, ma sono qui vicino, a due passi da casa.

Anna Bianchini