In qualche bar del centro, acqua e crocchette per i cani, ma guai a chiedere patatine o una bustina di zucchero per i bambini. E’ arrabbiata mamma Sara quando racconta quanto le è accaduto sabato mattina in centro storico a Thiene dove si è recata per fare shopping con tre dei suoi 4 figli. Sara Zambrano, dopo aver completato i suoi acquisti, ha acconsentito alla richiesta dei suoi bambini di 4 e sette anni, che avevano sete. Si è recato al primo bar che ha visto meno affollato ed ha richiesto una coca cola in lattina con due bicchieri. Fino a qui tutto tranquillo. Il nervosismo da parte dei dipendenti dell’esercizio pubblico è iniziato ad arrivare quando la giovanissima mamma thienese ha chiesto delle patatine per i suoi piccoli. ‘Cominciava ad arrivare l’ora di pranzo – spiega Sara – i piccoli le hanno volute come credo facciano tutti i bambini di quell’età. Preciso che i miei figli sono abituati a stare seduti al bar, a farci colazione e sono educati perchè ci tengo ai loro modi’.
‘La situazione è precipitata quando mio figlio di 4 anni ha visto le bustine di zucchero e ne è rimasto attratto. Gli ho subito detto che ne avrebbe potuta portare via una soltanto e lui, tutto contento, se l’è messa tra le mani. A quel punto, ho visto dietro di noi l’ombra di un uomo alto e robusto che ha intimato al piccolo:’Eh no!Da qua non escono bustine di zucchero!’
Mamma Sara continua nel suo racconto descrivendo il volto sbiancato del bimbo al quale era stato fatto un rimprovero dai toni esagerati. ‘L’ho visto mortificato e impietrito, ha subito posato la bustina per andare via – continua Sara – ci siamo recati subito alla cassa dove ho confessato alla cassiera che da quando sono mamma non mi era capitato mai di assistere a scene del genere nei confronti di bambini così piccoli. Per tutta risposta mi è stata rinfacciata la ciotolina delle patatine, che a dire della ragazza dietro al bancone costerebbero 220 euro al mese, come se le comprassero solo per i miei bambini. Sono uscita da quel locale davvero sdegnata dall’intolleranza dimostrata nei confronti dei miei bambini. Una cosa è certa – conclude mamma Sara – lì dentro non ci metteremo più piede e questi episodi non metteranno in discussione l’educazione che ho impartito ai miei bambini a cui dedico tutta la mia vita’.
‘Sono mortificato per quanto accaduto e che non fa certo onore ai commercianti, che in un momento di crisi epocale, non possono permettersi certe cose. Il cliente deve avere la priorità su tutto, le famiglie in particolare.Questi sono episodi davvero spiacevoli che non dovrebbero mai accadere’. E’ stata questa la reazione a caldo dell’assessore al Commercio Alberto Samperi, padre anche lui di due bimbe piccole, che quando sono al bar vogliono le patatine che fanno gola a tutti i bambini del mondo. ‘Purtroppo, Sara non entrerà più in quel locale quindi l’esercente in questione ha perso un cliente, che se avesse riscontrato più accoglienza per i suoi bambini, sarebbe ritornata, magari per consumare qualcosa di ben più costose delle quattro patatine offerte l’altra mattina’.
N.B.