Di solito la mamma è quella che dovrebbe dare il buon esempio. Non è evidentemente così per alcune mamme della ‘Thiene bene’, che ieri hanno dato prova di essere un pessimo esempio per i figli , precipitandosi all’interno di alcuni negozi del centro, da dove hanno letteralmente rubato dolci e giochini destinati a bambini che sarebbero passati a ritirarli poco dopo.
A denunciare il grave episodio, sul quale dovremmo riflettere abbondantemente, è Tiziana Busato Soprana, presidente dell’associazione culturale ‘Prìncipi e princìpi’, che si è detta esterrefatta per tanta bassezza, non tanto per il valore economico, quanto per il significato morale ed educativo.
Come facciamo da sei anni ormai, l’associazione ha organizzato la ‘passeggiata di Halloween’ per bambini dai 4 ai 10 anni. 4 gruppetti che si muovono con piedibus e accompagnatore tra i negozi del centro, pronunciando le fatidiche parole ‘Giochetto o scherzetto?’
“E’ un modo per insegnare a bambini la filastrocca in inglese – ha spiegato Tiziana Busato – Per far capire loro la tradizione di Halloween, per fargliela festeggiare in compagnia divertendosi. Halloween è una tradizione anglosassone, ma può essere simpatico festeggiarla anche da noi. Importante è trasferire il significato corretto: il rispetto per i defunti, l’importanza del comportarsi bene, del chiedere ‘trick or treat’ con simpatia e cordialità. Non c’è spazio per la maleducazione nella tradizione di Halloween. La nostra associazione acquista in anticipo caramelle, giochini e gadget da destinare ai bimbi, li mettiamo in alcune borse e li lasciamo nei negozi che hanno deciso di collaborare con noi. In cambio, i negozianti devono solo accogliere gentilmente i piccoli e dopo aver ascoltato la filastrocca consegnano loro i gadget, senza spendere o privarsi di nulla”.
Ma forse erano proprio gli omaggi a fare gola ad alcune mamme accompagnate dai loro figli, o piuttosto il piacere che alcune donne provano nel fare dispetti gratuiti ad altre donne, che ha spinto alcune a seguire il gruppetto dei bimbi di ‘Prìncipi e princìpi’, lanciandosi poi prima di loro all’interno di alcuni negozi per ritirare gli omaggi spacciandosi con il nome dell’associazione.
Un furto vero e proprio, non per necessità quanto per pura goduria. “Sono tutte donne che conosco personalmente – ha sottolineato Tiziana Busato – Sono mogli di imprenditori e professionisti, conosciutissime a Thiene. Non faccio nomi giusto perché di riflesso qualche famigliare potrebbe vergognarsi per loro, ma lo meriterebbero. Entravano nel negozio con 6 o 7 bambini, dicevano il nome della nostra associazione e ritiravano il pacco. Le commesse naturalmente lo consegnavano e quando poi arrivavamo noi, una volta scoperto l’inganno, si sentivano mortificate pure loro, senza nessuna colpa. Sono rimasta davvero delusa da queste donne – ha concluso Tiziana Busato – Avrebbero potuto trascorrere un pomeriggio divertente e magico con i bambini. Mi chiedo: ma cosa insegnano ai loro figli? Così facendo hanno solo insegnato loro che il risultato si porta a casa con l’inganno”.
Anna Bianchini