AltoVicentinOnline

Thiene festeggia il IV novembre e ricorda Matteo Miotto

A Thiene saranno celebrati mercoledì 4 novembre, l’Anniversario della fine della Grande Guerra, la Festa dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate.

Il programma della giornata istituzionale prevede, a partire dalle 8.30, la deposizione delle corone ai Monumenti ai Caduti di Rozzampia e di Santo Lampertico e a quello del Cimitero Comunale, collocato nell’area del “Cimitero degli Eroi”, dove sono sepolti i soldati thienesi e dove riposa l’alpino Primo Caporal Maggiore Matteo Miotto.

Quindi, dalle 9.30, ci sarà il raduno in piazza Arturo Ferrarin, poi alle 9.45 l’alzabandiera ufficiale e la formazione del Corteo fino al Duomo, dove alle ore 10.00, verrà celebrata la S. Messa accompagnata dal Coro degli Alpini.

Al termine della funzione religiosa, intorno alle 10 .45, ci sarà la deposizione ufficiale della corona d’alloro al Monumento ai Caduti in piazza Giacomo Chilesotti, dove si terranno anche il saluto del Sindaco, Giovanni Casarotto ed il discorso commemorativo.

A tenere secondo programma il discorso ufficiale sarà l’on. Luigi D’Agrò.

Parteciperanno alla manifestazione del IV Novembre il Coro Ana di Thiene ed il Corpo Bandistico Cittadino Patronato “San Gaetano”.

Interverranno anche delegazioni di studenti delle scuole medie e superiori di Thiene, una presenza particolarmente importante in quanto ideale passaggio di consegna generazionale dei valori di patria, pace e libertà.

Le celebrazioni per la Giornata delle Forze Armate continuano poi venerdì 6 novembre 2015 quando alle 20.45, in Teatro Comunale, con ingresso libero, la giornalista embedded  Ebe Pierini presenterà il libro “Centottanta giorni – Storie di soldati italiani in Afghanistan” (Herald Editore), che contiene un capitolo dedicato proprio al Primo Caporal Maggiore Matteo Miotto, che verrà ricordato nel corso della serata anche con una mostra di fotografie nel foyer del teatro comunale realizzata grazie alla collaborazione dell’Esercito Italiano.

L’Alpino Matteo Miotto, nato a Thiene il 1° aprile 1986, era in forza al 7° Reggimento Alpini di Belluno impegnato in Afghanistan. Assieme agli uomini del suo reparto e a una componente del genio, era impiegato negli ultimi mesi di quel 2010 nella Task Force South East, la task Force italiana che operava nell’area al confine con l’Helmand.

Il 31 dicembre 2010 il Primo Caporal Maggiore Matteo Miotto perse la vita durante uno scontro a fuoco nell’avamposto “Snow” di Buji, nel distretto del Gulistan, provincia di Farah.

Il sacrificio di Matteo Miotto, morto onorando gli ideali per cui era vissuto, è stato riconosciuto pubblicamente con l’assegnazione di Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito e dalla Croce d’onore.

Il 31 dicembre 2010 la giornalista Ebe Pierini si trovava proprio in Afghanistan ed è stata testimone di quei tragici giorni. La serata del 6 novembre, organizzata dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con il Gruppo ANA di Thiene e presentata dall’ufficiale alpino Gianni Periz, appassionato ricercatore storico, sarà quindi l’occasione per la Città di Thiene di ricordare pubblicamente Matteo Miotto e rendergli omaggio. Parteciperanno alla manifestazione il Sindaco, Giovanni Casarotto, l’Assessore Regionale, Elena Donazzan e, in rappresentanza dell’Esercito, il Generale di Divisione Marcello Vito Giacomo Bellacicco, Vice Comandante delle Truppe Alpine e Comandante della Divisione Alpina “Tridentina”.

In tutto la giornalista Ebe Pierini è stata 9 volte in Afghanistan come giornalista “embedded”, a fianco dei militari italiani.

Nel volume che sarà presentato a Thiene ha raccolto trenta storie che ripercorrono, in forma di diario,  gli anni di missione dei vari contingenti italiani che si sono avvicendati in quel Paese lontano.

“Dai soldati italiani in Afghanistan ho imparato che si può essere una famiglia anche senza essere legati da vincoli di sangue, che ci si può sentire a casa anche a migliaia di chilometri di distanza da casa, che le difficoltà possono anche fortificare, che il coraggio è il lato costruttivo della paura, che c’è ancora chi crede nel senso di appartenenza ad un’uniforme, ad una bandiera, ad una nazione, che contano i fatti, non le parole, che il rispetto reciproco è un comandamento da onorare, che la squadra viene sempre prima del singolo, che i verbi si declinano sempre alla prima persona plurale e mai alla prima singolare” spiega Ebe Pierini che oltre in Afghanistan è stata, a fianco dei soldati italiani, anche in Bosnia, Libano e Kosovo.

Esclusivamente riservato agli studenti degli Istituti Superiori di Thiene è invece l’incontro organizzato al mattino con la giornalista, sempre in Teatro Comunale.