Voluto dall’Amministrazione Comunale e previsto nell’ultimo bando di gara di affidamento del servizio nel 2015 per una gestione scientifica ed accurata del patrimonio arboreo, è ormai realtà a Thiene il progetto di manutenzione straordinaria del verde pubblico.
“Si tratta – rileva Andrea Zorzan, assessore comunale ai Lavori Pubblici e all’Ecologia – di un importante passo in avanti rispetto alla gestione e manutenzione del patrimonio verde della Città”.
La catalogazione del Verde
Sono stati forniti dai tecnici incaricati dalla Società i dati relativi alla prima fase del censimento che ha interessato il Parco Aldo Moro, il Parco Bosco dei Preti, l’area di via Vanzetti e i giardini di via Corradini.
Per ognuna di queste aree è stata predisposta una planimetria nella quale sono state inserite le piante, individuate con un codice e descritte secondo la specie vegetale, l’altezza e il diametro del fusto a 1,5 metri di altezza.
L’elenco degli alberi monumentali
Parallelamente si è provveduto alla schedatura delle alberature di maggiori dimensione ai sensi del Decreto del 23.10.2014 recante “Istituzione dell’elenco degli alberi monumentali d’Italia e principi e criteri direttivi per il loro censimento”.
In base alla catalogazione sono stati individuati venti esemplari “importanti”. Sono stati così classificati quattordici “grandi alberi”, cinque “alberi di pregio” e un esemplare che potrebbe aspirare a diventare “albero monumentale”. Il “candidato” è un cedro di Villa Fabris. La documentazione è all’esame del Corpo Forestale dello Stato che si pronuncerà in merito alla classificazione eseguita dal Comune. Piante comunque di particolare importanza sono ubicate in varie zone nel centro storico. Sono cedri, lecci, cipressi e tigli che adornano la città e che, tante volte, per abitudine sono oggetto solo di uno sguardo distratto. Da oggi, con la catalogazione realizzata, avranno un occhio di riguardo e di attenzione in più.
Un’ulteriore importante attività prevista nel nuovo contratto di gestione del verde comunale è il monitoraggio della alberature mediante analisi visiva e strumentale al fine di verificarne il grado di stabilità e sicurezza. In passato infatti si sono verificati episodi di schianto senza preavviso di alberi che per fortuna non hanno dato luogo a incidenti o danni, come l’olmo caduto sul marciapiede di via Vittorio Veneto e il cedro che si è schiantato improvvisamente all’interno del Parco Sao Caetano Do Sul. Entrambi gli esemplari si presentavano sani all’esterno, ma in realtà le radici erano state intaccate e degradate da un fungo che aveva indebolito anche il cilindro centrale.
Nella nottata del 26 giugno un esemplare dell’area retrostante Palazzo Cornaggia si è schiantato su via San Gaetano. Anche in questo caso, non c’erano stati segnali di malattie, ma si è riscontrato che le radici erano state intaccate da qualche patogeno, ora all’esame da parte del tecnico incaricato dal Comune.
In generale l’analisi viene fatta eseguendo su ogni pianta che presenta, da un controllo visivo, delle potenziali problematiche che possono comprometterne la stabilità, una prova strumentale con rilascio di profili densitometrici e la redazione di una scheda di rilevamento, con le caratteristiche dendrometriche e morfologiche della pianta con un giudizio finale ed interventi consigliati.
Le aree prese finora in esame e le varie misure da adottare
Le alberature finora studiate sono quelle presenti nell’area ex Nordera, al parco villa Fabris, ai giardini antistanti Palazzo Cornaggia, lungo le vie M. Grappa e Tiziano.
Nell’area ex Nordera l’indagine condotta dal dottore forestale ha portato ad un intervento di manutenzione straordinaria con l’avvenuta potatura di ventitrè piante.
Sempre in questa area, invece, sono state riscontrate sofferenza negli alberi ad alto fusto di due filari paralleli molto vicini tra di loro, una vicinanza che ha posto tutte le piante in stato di sofferenza. Per garantire il regolare sviluppo del parallelo filare di cipressi di maggiore pregio ambientale, si è deciso di procedere con l’eliminazione di otto cedri, le cui radici, tra l’altro, creano danni agli edifici limitrofi.
Sono purtroppo risultati in pessime condizioni e non più recuperabili né con potature né con trattamenti specifici una ventina di robinie di via Tiziano che presentano carie, cavità e necrosi al colletto e al fusto e si trovano in uno stato di deperimento irreversibile e possono perciò costituire pericolo concreto per i passanti. Una volta abbattute nei prossimi mesi, saranno sostituite da nuove piante.
Oltre a indagini sulla stabilità, l’esame verifica dunque anche l’assetto degli impianti per evitare che alberi cresciuti troppo vicini tra di loro compromettano il reciproco corretto sviluppo degli esemplari di maggior pregio e provochino danni a strutture pubbliche o private.
E’ il caso di alcuni alberi lungo via Monte Grappa, dove si è dovuto intervenire in primavera con procedura d’urgenza per eliminare alcuni tigli ed una quercia in piazzale Salvo d’Acquisto, mentre altre quattro piante sono da abbattere. Una buona notizia è che su dieci alberi del viale malate si può intervenire con un intervento di riduzione e contenimento della chioma.
Potature di contenimento ed alcuni abbattimenti per le messa in sicurezza dell’area sono le misure da adottare per i giardini antistanti Palazzo Cornaggia, anche questa area di particolare pregio e per la quale è coinvolta anche la Soprintendenza che dovrà esprimersi sul progetto di riordino proposto per la qualificazione degli spazi verdi.
Le nuove aree verdi
Con la volontà non solo di tutelare e prendersi cura del patrimonio arboreo esistente, ma anche di ampliarlo, l’Amministrazione Comunale ha dato anche il via alla piantumazione di nuove aree verdi.
L’intervento più massiccio riguarda la ricomposizione ambientale dell’ex cava Ranzolin nel 2014, con il rimboschimento delle scarpate e del fondo cava, per una superficie di circa 45mila mq, con la piantumazione di circa 2200 tra alberature di alto fusto e siepi arbustive, per una lunghezza di 200 metri lineari ed il rimboschimento a gruppi delle scarpate di superficie pari a 10mila metri quadri. Il Fondo cava nel quale è stato realizzato un bacino di decantazione-laminazione delle acque meteoriche potrà essere destinato alla piantumazione di bambù gigante.
Altra area di intervento è quella di via Vittorio Veneto; l’abbattimento nel 2013 dei venti olmi per motivi di incolumità pubblica, è stato seguito nel 2015 dal rifacimento dei sottoservizi e
del marciapiede; una volta completata la sistemazione, sono stati messi a dimora peri ornamentali, alberature utilizzate anche per abbellire piazza Scalcerle, dopo i lavori di rifacimento della piazza del 2014.
Conclude l’Assessore Andrea Zorzan: “La caduta della pianta che ieri notte si è verificata in via S. Gaetano (con la stessa dinamica di quello caduto nel 2012 al parco Sao Caetano do Sul) dimostra quanto sia utile e necessario tentare di prevedere questi eventi con azioni ed interventi di manutenzione delle alberature cittadine. Nessuno– sottolinea Andrea Zorzan – ha il piacere di tagliare piante ed eliminare alberi, ma l’evento di ieri notte dimostra quanto può essere pericoloso non intervenire. La sicurezza della città va dunque garantita con interventi e decisioni adottate su dati certi e scientifici, ed è quello che stiamo facendo”.