L’impegno di Alto Vicentino Servizi (Avs) nella tutela ambientale non conosce momenti di sosta e registra un incoraggiante -18% nell’anno 2015 negli scarichi industriali, con 40 sanzioni e 28mila euro di multa ai trasgressori e l’impegno di adeguare l’impianto di depurazione di Thiene.
Un impegno che passa attraverso un’intensa attività di controllo dei ‘rifiuti delle aziende produttive’ del territorio di competenza e che fa ben sperare gli utenti più attenti alla salute e al controllo dei materiali e delle sostanze ‘di scarto’ che finiscono nell’ambiente sotto il nome di ‘rifiuti’.
Il settore, che nel 2015 ha contato 278 utenze, ha fatto segnare circa 2 milioni e mezzo di metri cubi di reflui scaricati, con un calo del 18% rispetto al 2014.
Tutti gli scarichi industriali sono trattati da un impianto finale di depurazione. Nell’ultimo anno sono stati realizzati 258 prelievi per l’analisi complessiva di 5.117 parametri. I controlli hanno portato a 40 sanzioni per complessivi 28 mila euro. “Il controllo della regolarità degli scarichi industriali è un’attività fondamentale per la tutela degli impianti di depurazione e dell’ambiente – ha spiegato Massimo Cornavera, direttore generale di Avs – Ma non basta ed è continuo il nostro impegno al miglioramento delle prestazioni degli impianti di trattamento dei reflui e per questo investiamo molto”.
L’esempio più rilevante è dato dalla realizzazione del comparto di equalizzazione di Trissino, nel quale sono stati investiti oltre 5 milioni di euro.
“E alle porte è anche l’adeguamento dell’impianto di depurazione di Thiene – ha continuato Cornavera – Per questo sono previsti investimenti di oltre 6 milioni di euro. In tal modo siamo in grado di rispondere più efficacemente alle mutate esigenze del sistema produttivo e dei relativi scarichi industriali”.
Nel 2015 il numero delle utenze industriali è aumentato del
Guardando i dati, appare evidente che nel tempo si è ridotto notevolmente il peso del sistema industriale della Valle dell’Agno, che continua a trattare comunque il 50% dei volumi di reflui industriali di tutto il territorio servito, ma che invece è aumentato il numero di utenze industriali nell’area dell’Astico, nell’area di Schio e, seppur in modo meno sensibile, nell’area del Basso Leogra.
Tra i settori, sono in aumento gli scarichi delle acque da dilavamento piazzali, per effetto dell’adeguamento alla normativa regionale, e le attività di autolavaggio, gestione rifiuti e meccaniche. Gli altri settori sono stabili o in flessione: tra questi ultimi si annoverano le imprese alimentari e quelle del tessile per i quali continua una discesa iniziata da più di un decennio. Per quanto riguarda i volumi trattati, i settori di maggior peso sono quello alimentare, conciario e della galvanica.
I corrispettivi del servizio di fognatura e depurazione dei reflui industriali ammontano nel 2015 a 1.776.000 euro, il 5% in meno rispetto al 2014, corrispondenti ad una tariffa media di 0,719 Euro/mc, con variazioni sensibili caso per caso che dipendono dalla effettiva qualità degli scarichi, secondo il generale principio ‘chi più inquina più paga’.