Non si ferma il confronto tra Renato Corrà, ex assessore e presidente dei commercianti del centro storico e il sindaco Giovanni Casarotto sulla questione del parco Sud e questa volta, a nome dei commercianti che rappresenta, Corrà stila una serie di richieste all’amministrazione volte a ‘rilanciare’ il commercio del centro.
“Visto che l’A&O di piazza Divisione Acqui ha ottenuto per non chiudere di avere un parcheggio dedicato ed esclusivo ritenendo indispensabile avere una dotazione di parcheggi gratuiti a servizio dell’attività e visto che metà del parcheggio del Carrefour è di proprietà comunale ma è completamente a titolo gratuito, chiediamo che il parcheggio Divisione Acqui abbia un disco orario di 120 minuti e che il parcheggio sterrato di Villa Fabris, nella parte di via Damiano Chiesa, sia a disposizione di quanti lavorano tutto il giorno in centro storico quantificato in circa 80 stalli gratuiti”.
Ztl dal lunedì pomeriggio al venerdì pomeriggio per incentivare la visibilità delle attività prospicienti, mezz’ora gratuita nei parcheggi a pagamento e ripristino del parcheggio a disco orario in via Trieste, sono le altre cose che Corrà, a nome dei ‘suoi’ commercianti, chiede a gran voce al primo cittadino, ricordandogli che “vantiamo un credito di 4.491.000 euro per la mancata realizzazione del parcheggio interrato di piazza Divisione Acqui e che questa somma è stata dirottata da varie amministrazioni per altre esigenze di bilancio”.
Una bella sfida, che inizia con Corrà che non getta la spugna e respinge le critiche fatte a quello che, ormai 25 anni fa, era stato il ‘suo’ progetto del Parco Sud.
“All’epoca il progetto Il progetto Parco Sud prevedeva al massimo 600 etri quadri commerciali a servizio della così detta Cittadella dello Sport – ha spiegato Corrà – Per cercare di attuarla negli anni sono stati dati 5.600 metri per Decathlon e Pittarosso ed ora se ne chiedono ulteriori 5.000, trasferendo le metrature concesse in centro storico alla Distilleria Fabris”.
Tempi che cambiano insomma, secondo Corrà, con progetti ‘rivisti’ e peggiorati per far fronte a nuove esigenze di mercato. Corrà
respinge anche l’accusa di voler far fallire la ditta che ha in appalto il Parco Sud, ma sottolinea come, sia l’amministrazione Casarotto, sia quella precedente di MariaRita Busetti, avrebbero dovuto affrontare il problema e risolverlo senza lasciarlo degenerare negli anni.
“Anche rendere commerciali le Distillerie Fabris (all’epoca di Busetti) era un errore – ha commentato Corrà – Allora molti commercianti del centro hanno sorriso al progetto considerandolo solo un’ulteriore garanzia per le banche. Il buon senso commerciale inoltre lasciava intuire che, vista la viabilità centrale già densa, non si sarebbe mai realizzato. Per questo quella metratura doveva sparire, non spostarsi. E’ illogico che si possano usare metri quadri commerciali per sanare buchi di bilancio aziendali o comunali”.
Corrà critica poi la grande distribuzione presente a Thiene e dintorni e colpevole, a suo dire, di danneggiare i negozi del centro storico e di periferia.
“La grande distribuzione organizzata (GDO) conta già 46mila metri, contro i 36mila del piccolo e medio dettaglio. Recentemente Unicomm ha ottenuto 2.500 metri, giustificati come già previsti. Lì erano previsti solo piccoli negozi da realizzare attorno ad una piazza a servizio di eventuali nuove residenze, ma se il mercato non richiede nuove abitazioni, di conseguenza non si trasformano in supermercato aree previste per il piccolo dettaglio. Agire in questo modo vuol dire stravolgere il senso dei piani urbanistici. Se non erro – ha continuato – tutta questa operazione, rotatoria ed area a parcheggio, sono costate al Comune 450mila euro. Ma c’era davvero bisogno di tutti questi interventi? Secondo noi commercianti del centro no. Nell’area Mofer-Carrefour sono previsti ulteriori 30mila metri di GDO. Penso si debba cambiare mentalità e tornare a valorizzare la produzione e non il terziario dei centri commerciali. La crisi del commercio è profonda. Oggi la catena Carrefour ha licenziato 500 persone e la situazione di Mercatone Uno è catastrofica. Due recenti esempi della crisi della GDO, mentre l’immobiliare speculativa che ha portato al disastro delle banche locali continua a volere fare da padrona”.
Corrà spiega poi “che un solo dipendente della GDO (spesso assunto con contratto precario) corrisponde la cessazione di sei addetti al piccolo e medio dettaglio e in più sono giacenti domande di GDO in Via Garziere, Via Val Posina, Via Santa Rosa, Via Marconi, Via Valdastico e in altri posti”.
Secondo Corrà, la città e l’intero territorio non possono reggere una simile rete commerciale, definita irrazionale e il presidente dei commercianti del centro non accetta di essere messo in luce dal primo cittadino come una persona che cerca visibilità per una prossima campagna elettorale che non lo vedrà candidarsi.
“Il Sindaco Casarotto mi ha in antipatia perché non ha visto realizzato un suo personale progetto che pretendeva di far passare una galleria di collegamento tra Piazza Nova Thiene e Piazza Montello nel bel mezzo del mio negozio – ha concluso Renato Corrà – Ho dimostrato invece con un mio intervento commerciale, come si valorizza una Piazza Montello considerata prima di serie C. Come rappresentante dei commercianti del centro storico, cerco di esercitare il mio ruolo sindacale a tutela e valorizzazione del piccolo-medio commercio di vicinato e quello altrettanto essenziale del centro storico, perché senza la presenza quotidiana di queste attività la città muore”.
Anna Bianchini