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Thiene. Comune in aiuto per ristrutturare edifici in degrado. Casarotto: “Gli strumenti ci sono”

Il Comune di Thiene vuole andare in contro ai proprietari di edifici in stato di degrado, e alla luce della crisi economica, fornisce loro degli strumenti per agire in un investimento di recupero del patrimonio immobiliare.

Già negli anni passati l’amministrazione comunale aveva messo a disposizione dei cittadini alcune strategie per incentivarli a ristrutturare i propri edifici, con lo scopo di evitare il progresso degrado che lo svaluta sul mercato economico e rappresenta un pericolo per la pubblica incolumità.

Gli strumenti che il Comune mette a disposizione

Fin dal 2013 con l’approvazione del piano degli interventi, accogliendo delle osservazioni di proprietari, veniva concessa la modifica del grado di protezione dell’edificio, consentendo di intervenire con lavori di recupero più mirati e significativi.

Dal 2014 viene consentita la possibilità di procedere al restauro di un edificio con la sua totale demolizione e successiva ricostruzione fedele all’originale, che in termini economici consente al proprietario dell’edificio di dimezzare le spese. Inoltre viene consentita ai proprietari di locali commerciali di aprire delle vetrine sulle vie pubbliche.

Da quest’anno allargare anche ai proprietari di edifici al di fuori del centro storico la possibilità di monetizzare il parcheggio standard nel caso volessero operare un cambio d’uso e volgerli in commerciale, perché nelle vicinanze vi siano dei parcheggi pubblici.

In studio per il 2016 per 114 edifici di grado 3 è in corso una rivalutazione del loro grado di protezione, per verificare il declassamento da grado a 3 a grado 4, con possibilità di svincolarli da un protocollo di restauro che impedisce una trasformazione edilizia e rendere i lavori sicuramente più economici.
Per intenderci, quando si parla di grado di protezione, si parte da un grado 1 per un edificio a alto livello storico per finire ad un grado minino di 5.
L’appello del sindaco

“A mio giudizio non c’è solo il problema della crisi economica – ha spiegato il sindaco Giovanni Casarotto – L’esperienza di questi anni mi ha convinto che sono cambiate le esigenze di chi cerca casa ma che manca una cultura del restauro. Chi può, acquista case confortevoli, con ingresso indipendente, doppio garage e giardino. Dal’altro lato, sono ancora troppo pochi quelli che restaurano il patrimonio edilizio esistente, sia perché ti lascia minore libertà di manovra, sia perché più costoso”.

Casarotto si è chiesto più volte cosa potesse fare l’amministrazione comunale per porre rimedio e invertire la rotta sul recupero degli edifici in degrado: “Al di là del piano casa regionale e della detrazione d’imposta Irpef del 50% per interventi di ristrutturazione edilizia e del 65% per interventi di efficentamento energetico e di adeguamento sismico e dell’Iva agevolata del 10% per il recupero edilizio degli immobili a prevalente destinazione abitativa privata, diventa sempre più impellente smuovere questa situazione di stagnazione e progressivo degrado, per far ripartire la ristrutturazione degli edifici fatiscenti del centro storico, a cominciare, per fare solo degli esempi, da via De Muri, via Chilesotti, ma anche in altre realtà più centrali della città come piazza Scalcerle o via Fogazzaro. Non possiamo superare i limiti che la legge e gli strumenti urbanistici ci impongono – ha continuato il primo cittadino – ma neppure possiamo stravolgere il tessuto urbano del centro storico e le caratteristiche tipologiche di alcuni edifici di rilievo. Abbiamo cercato di dare, fin dall’inizio del nostro mandato, segnali chiari per agevolare cittadini e imprese che veramente vogliano investire sul patrimonio esistente, anziché, come dobbiamo constatare per il momento, su lottizzazioni già autorizzate in passato, che finiscono per consumare ulteriormente il territorio ancora disponibile. Nessuno può interferire sui diritti già acquisiti – ha concluso Casarotto – però sarebbe auspicabile che ci fossero segnali significativi di un interesse al restauro rispetto alle nuove edificazioni”.

La presa di posizione del sindaco di Thiene  avviene dopo la denuncia dei media locali, nei quali si denunciava lo stato fatiscente di alcuni edifici, con conseguente pericolo pubblico, in quanto prospicenti  su vie pubbliche trafficate. Anche Forza Nuova Thiene durante le passeggiate per la sicurezza aveva denunciato lo stato di degrado e pericolo, in particolare  un edificio in via Dante e  a distanza di pochi giorni i  poggioli di quello stabile che risultavano precari sono stati sistemati.

Paola Viero