Non si ferma il pressing dei sindacati su amministrazione comunale e Tintess per la tutela dei dipendenti che, se non sarà raggiunto un accordo tra la proprietà dell’azienda e il Comune, rischieranno di ritrovarsi senza lavoro.
Le Rsu (Rappresentanze Sindacali Unite) si stanno battendo affinchè la Giunta di Giovanni Battista Casarotto ritiri al Tar il ricorso con il quale ha chiesto la sospensiva della delibera di giunta regionale sull’autorizzazione all’allargamento quantitativo dei reflui a depurazione della Tintess Spa. Se il Tar confermasse al Comune di Thiene il ‘no’ alle richieste della Tintess, l’azienda ha infatti minacciato il licenziamento di molti dipendenti.
“Il tempo passa, si convochi urgentemente il tavolo sulla Tintess Spa – esortano le Rsu – Sottoscriviamo in fretta, come da accordi, un patto e si ritiri il ricorso al Tar”.
Nelle scorse settimane i lavoratori di Tintess erano scesi in piazza a scendere in piazza con uno sciopero di 8 ore sfilando fino al Municipio per ottenere il ritiro del ricorso al Tar da parte dell’Amministrazione Comunale contro la nuova autorizzazione regionale sul depuratore sito nell’azienda.
A seguito della protesta dei lavoratori, il Comune aveva promesso di cercare un accordo con la proprietà aziendale per trovare una soluzione che andasse a beneficio di tutte le parti e con la quale Tintess si sarebbe impegnata ad intervenire sull’impianto per porre fine alle emissioni odorigene che infastidiscono da tempo la zona sud di Thiene.
“Fino ad oggi non abbiamo avuto ancora notizie risolutive sull’ipotesi di accordo – spiegano i Sindacati – Visto i tempi stretti, a fronte dell’ultimo incontro avvenuto fra OO.SS. Filctem CGIL e Femca CISL unitamente alla Rsu Aziendale con la proprietà che ha garantito la disponibilità a sottoscrivere l’accordo, siamo a chiedere la convocazione urgente di un tavolo fra le parti interessate al fine di arrivare ad una conclusione positiva di questa vicenda. Chiediamo cortesemente all’Amministrazione Comunale di abbozzare un testo – concludono – e di inviarlo alle parti interessate (sindacato, Rsu, azienda e maggioranza e opposizione consiliare), in modo tale da sottoscriverlo quando urgentemente ci troveremo”.