Tre docenti di lingua straniera e ben 5 insegnanti di sostegno. Sono i numeri mancanti del liceo Corradini che a un mese e passa dall’inizio dell’anno scolastico, devono fare i conti con le cattedre non ancora assegnate.
La notizia è stata confermata dalla Preside Alessandra Zuffellato, che si ritiene anche fortunata rispetto alla situazione ben più critica di altre scuole.
Il Liceo Corradini, fiore all’occhiello per qualità di studi e prestazione degli studenti, di anno in anno si conferma a livello regionale e nazionale come una delle migliori scuole. Notizia che ha valicato i confini del continente europeo, arrivando fino in Australia e destando molto interesse in una scuola superiore di Perth, che ha chiesto la possibilità di avviare un gemellaggio col Liceo Corradini.
Un’attestazione importante per il noto istituto thienese, vista la propensione per i paesi di lingua anglosassone a non considerare come prime scelte le scuole dei paesi ‘latini’.
‘E’ stato un inizio anno difficile – ha confermato la preside, che oltre ai due docenti di inglese, più quello di spagnolo, che non sono ancora arrivati, parla di sedici casi di disabilità di ogni genere – sono ragazzi con problemi medio-gravi. Aspettiamo 5 insegnanti per risollevare la situazione, che non è però più grave di altre realtà. Sono anche dirigente scolastica a Lugo e anche lì, stiamo facendo i conti con la mancanza di docenti’.
La situazione del Corradini, ma presto affronteremo anche quella degli altri istituti dell’Alto Vicentino, è l’emblema del caos italiano.
A cosa è dovuto? Paradossalmente al piano straordinario di assunzioni che ha svuotato le graduatorie da cui annualmente si prendevano per le nomine dei docenti temporanei.
A Nord il grave disagio è dovuto anche al controesodo dei docenti meridionali che hanno fatto ritorno a casa, lasciando molte cattedre vuote. C’è anche carenza di supplenti brevi, dato che molti docenti del Sud stanno rinunciando perché molte chiamate sono fino all’avente diritto e accettare il posto significherebbe spostarsi in altra regione per poco tempo.
Molte le segnalazioni che in questi giorni i media in coro fanno della mancanza di docenti. Soprattutto di sostegno, che spesso viene assegnato anche a docenti non specializzati. Il danno è devastante per i disabili gravi che hanno bisogno di competenze e possono arrivare a pagare a caro prezzo quello di ritrovarsi con chi non sa gestire comportamenti problematici e necessità di professionalità autentica. Ragazzi che si ritrovano con insegnanti di sostegno che devono improvvisarsi, che non sanno avere a che fare con quegli studenti difficili, che molto spesso non sanno nemmeno comunicare a casa il disagio che subiscono a scuola. Un disastro, insomma.
E’ notizia di due giorni fa quanto successo all’I.C. “Montessori” di Roma, dove un bambino alle 14.30 ha invitato i compagni ad uscire dalla scuola per solidarietà nei confronti di un compagno disabile, costretto giornalmente a lasciare la scuola nel pomeriggio per la mancanza di docenti di sostegno. I bambini, usciti dalla scuola, sono andati incontro ai loro genitori, indossando una maglietta con su scritto: “Se esce uno, usciamo tutti”, dove l’uno sta per il compagnetto disabile.
N.B.