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Thiene. Anche la neve ha contribuito alla magia di ’Natale di fiaba’, che ritorna dopo tre anni

Una spruzzata di neve sui tetti di legno delle casette fiabesche e sugli alti pini del municipio in lontananza, ha dato l’ultimo tocco alla scenografia fantasiosa ricreata dall’associazione di volontariato Amici di Thiene, che ha ideato ’Natale di fiaba’ e realizzato gli allestimenti ed i costumi, in collaborazione con la ConfCommercio del Mandamento di Thiene.

La manifestazione era attesa dal 2008, e i bambini di allora hanno ritrovato finalmente gli attesi personaggi della fantasia, da mostrare ai più piccoli, ai quali finora era stato solo raccontato l’evento natalizio tradizionale della città.
E poco importa che il freddo si sia fatto sentire pungente sulla pelle: fa parte della scenografia, ricreata accuratamente anche con le colonne sonore fatte di musica e di racconto, che riecheggiano ad ogni angolo,  anche il rigore invernale, che rende anche più piacevole  tenere in mano le frittelle bollenti, acquistate dai ricchi banchetti che fiancheggiano le vie del centro.
’Ti rivelo un segreto: l’essenziale e` invisibile agli occhi’, è la citazione da Saint Exupéry che viene riproposta da un cartello lungo la via, e questo è lo spirito di ’Natale di Fiaba’. ’Una festa nata per aiutare i bambini ad accendere la loro fantasia e i grandi a riscoprire il senso della famiglia –  spiega Piero De Longhi, consigliere delegato per il turismo e l’animazione del centro storico – Ringraziamo Giuseppe Restiglian, motore della manifestazione, e l’associazione Amici di Thiene, che ha permesso la quasi gratuità dell’iniziativa, con la sua attività di volontariato e che finora, con vari impegni analoghi, è già riuscita a donare 160 mila euro alla Città della Speranza’.
Oltre 300 figuranti aspettano i bambini per entrare nella loro fantasia e percorrerne le vie tortuose e magiche. ’Una storia può essere nuova, eppure raccontare tempi immemorabili’, recita Michael Ende in ’La storia infinita’: sono i suoi destinatari, i bambini, che possono farla rinascere ancora ed ancora.

Umberto D’Anna