Nuove modifiche per il cimitero di Thiene, che diventerà più grande. E questa volta saranno contenti pure i proprietari di cani e gatti, che avranno modo di seppellire Fido e Micio in una tomba vera e propria, con tanto di fiori e foto dei bei tempi andati.
Il ‘no’ al tempio crematorio, ha infatti messo il comune di fronte alla necessità di ampliare l’area cimiteriale per far fronte a nuove sepolture.
“Con l’attivazione del tempio crematorio ci sarebbero state meno richieste di spazi per interrare le salme – ha spiegato Giovanni Casarotto, sindaco di Thiene – Vista la decisione di fermare il progetto, ora ci troviamo di fronte alla necessità di ampliare l’area cimiteriale per far fronte alla necessità di dare degna sepoltura nella terra”.
Con una delibera, il comune ‘chiuderà’ definitivamente l’approvazione della variante necessaria per la costruzione del tempio crematorio e al suo posto ne approverà un’altra per autorizzare l’ampliamento della superficie da destinare alle sepolture ‘normali’.
L’amministrazione comunale ha infatti deciso di abbandonare il progetto cremazione a Thiene, che avrebbe dovuto dare ‘sollievo’ a Vicenza, prendendosi in carico quella parte di defunti che hanno scelto di diventare cenere nel giro di poche ore e che, nel capoluogo di provincia, devono sostare in frigorifero per giorni in attesa che si smaltiscano le liste d’attesa. Un progetto che era lì lì per nascere, ma che ha scatenato polemiche per il timore di inquinamento imponendo all’amministrazione una pausa di riflessione e analisi tecniche approfondite.
“Ci aspettavamo che la Regione Veneto intervenisse con informazioni – ha sottolineato Casarotto – In Lombardia ci sono leggi precise, mentre qui da noi no. Invece, la Regione sta deliberando sulla possibilità di realizzare nel cimitero un’area da destinare alla sepoltura degli animali domestici”.
Se così fosse, anche al camposanto di Thiene ci sarà un’area da dedicare al ricordo eterno di cani e gatti, che potranno essere tumulati in bare e sepolti sotto una lapide come fossero esseri umani.
E intanto è giallo sul sedicente comitato di ‘mamme preoccupate’, che il primo cittadino thienese vorrebbe incontrare. A loro ha dedicato un appello fornendo il suo numero telefonico. Loro gli avevano dedicato una pagina de La Piazza, arrivando ad acquistarla per spiegargli quanto fossero preoccupate per ‘gli effetti inquinanti’ del forno crematorio. Nessuno si è fatto vivo e cresce la curiosità di conoscere queste mamme battagliere che tra fornelli e bambini da imboccare, fanno le loro battaglie ideologiche. Soldi sprecati però, perchè quel forno non verrà fatto mai e ormai Casarotto non sa più in che lingua dirlo. Può un forno crematorio creare tutto questo? Eppure, sul gruppo facebook ‘Sei di Thiene Se’ qualcuno ha raccontato di aver sentito pure che il sindaco, che abita in zona Cappuccini, proprio di fronte al Camposanto, avrebbe messo in vendita la propria casa. ‘Ma stiamo scherzando? – ha risposto ridendo a crepapelle Casarotto – come si fa a montare una cosa del genere? Ma poi che senso ha se ho comunicato ufficialmente che il tempio crematorio non si farà più?’. Qualcuno si è posto il problema del danno che certe voci infondate possono arrecare al mercato edilizio già in ginocchio?
Speriamo che si metta a tutta questa tristissima vicenda la parola fine, che ha fatto emergere uno spaccato morale non proprio carino. Speriamo che prevalga finalmente il buon senso e la razionalità. Liberissimi tutti di essere contro il forno crematorio, ma arrivare a certe bassezze non è carino. Diciamolo pure: è disgustoso!
Anna Bianchini