E’ nato il progetto ‘Abilmente: un ponte tra scuola e lavoro’, un percorso che si svolge nelle aule del Cfp San Gaetano e che coinvolge giovani diversamente abili nelle attività che preludono al mondo del lavoro.
Sostenuto da EngimVeneto in collaborazione con l’Associazione ‘I Bambini delle Fate’ e organizzato da una grintosa Marta Rigo, ‘un ponte tra scuola e lavoro’ mira a coinvolgere le realtà imprenditoriale locali nell’investire alcune delle loro risorse in un progetto di carattere Sociale che dona dignità e aiuta a crescere ragazzi e ragazze ‘speciali’.
Con il motto ‘Qui siamo tutti pazzi’, tratto da ‘Alice nel paese delle meraviglie’, l’idea di partenza è costruire un mondo ‘inclusivo’ nel quale trovare il posto giusto per ogni ragazzo.
“Finora abbiamo qualche decina di imprenditori coinvolti nel progetto e ben 15 ragazzi sono parte del gruppo – ha spiegato Marta Rigo – ma puntiamo alla collaborazione di 200 aziende e ad avere 25 giovani con noi”.
Giovanotti e fanciulle che in un video divertente hanno dimostrato la volontà di fare, di costruire con le loro mani divertendosi e impegnandosi in progetti che li tengono occupati e li aiutano a sviluppare le doti personali. “Per trattare tutti allo stesso modo – spiegano i ragazzi nel video – bisogna prima riconoscere che ognuno è diverso e si deve dare ad ogni individuo quello di cui ha bisogno”.
Soddisfatto il Sindaco di Thiene Giovanni Battista Casarotto che ha detto: “Serve sempre un po’ di pazzia buona per cambiare il mondo. Anche noi nella nostra amministrazione abbiamo idee ‘pazzerelle’ pronte per essere realizzate e in fin dei conti anche Don Murialdo e Don Bosco erano un po’ pazzi. Spesso – ha continuato – sono i legacci delle convenzioni che ci tengono fermi e inchiodati a non cambiare le cose. Questo progetto ha dimostrato che la Provvidenza c’è ma bisogna trovare chi è disposto a crederci. Forse – ha concluso – qualche volta dovremmo osare e lasciarci andare ad essere un po’ più pazzi di quello che siamo”.
Renzo Dal Maso, direttore del Cfp, ha voluto sottolineare che l’apertura della scuola al mondo della disabilità è nato per caso quando uno dei due corsi di meccanica non era più sostenibile. “E’ stata una grande sfida – ha spiegato – ma ci ha dato e continua a darci enormi soddisfazioni. Avere nel gruppo ragazzi speciali aiuta loro a crescere e arricchisce chiunque intraprenda il percorso insieme a loro”.
Luca Miotti, responsabile de ‘I Bambini delle Fate’ ha commentato: “Per i genitori dei giovani ‘diversi’ c’è sempre preoccupazione per il presente e per il futuro. Agli imprenditori non proponiamo beneficenza a spot, perché i ragazzi non sono disabili a date alternate, quando lo sono, lo sono sempre. Il nostri è un progetto trasparente – ha continuato – i cui punti fondamentali, investimenti e successi, sono accessibili sui media locali e nazionali. Siamo trasparenti e forniamo tutte le informazioni richieste. Proponiamo di fare qualcosa di concreto e continuativo – ha concluso – per dare ai nostri giovani la possibilità di svilupparsi come individui e di crescere nella società”.
Anna Bianchini