Si è svolta a Thiene domenica 29 gennaio la cerimonia del 74mo anniversario della Battaglia di Nikolajewka, che segnò la perdita di migliaia di Alpini italiani nella campagna italiana in Russia.
Promossa dalla sezione Ana di Vicenza con la collaborazione del Gruppo Alpini di Thiene, la cerimonia oltre a rendere onore a quanti hanno sacrificato la vita per la Patria, ha l’urgenza di mantenerne vivo il ricordo: “Per ricostruire un popolo servono i valori dei nostri Alpini, che hanno sacrificato la propria vita in nome della Patria e ancor oggi fanno per la pace -come ha sottolineato l’assessore regionale Elena Donazzan”. Ricordo che ha compreso per volontà dell’amministrazione comunale di Thiene il Primo Caporal Maggiore Matteo Miotto, anch’esso alpino e morto in campo di battaglia il 31 dicembre 2010, con l’apposizione di una targa in suo onore alla presenza del Colonello Antonio Arivella del 7° reggimento Alpini di Belluno, presente col picchetto d’onore, reparto al quale Matteo apparteneva.
“L’ho conosciuto durante una sua licenza di tre giorni ai Fiorentini dove mi trovavo con suo papà in un campo scuola e solo dopo sei mesi mi son ritrovato davanti la sua bara – ricorda commosso Gianni Casarotto sindaco di Thiene – Ho avuto la possibilità di conoscere direttamente da lui, così giovane ma già maturo, la sua convinzione negli ideali di pace e di patria: questo il messaggio che porto sempre con me e che anche oggi voglio ricordare a tutti noi”.
Sfila il corteo dopo l’ammassamento e l’alzabandiera davanti al Municipio, preceduto dalla Fanfara Storica della sezione Ana di Vicenza, accompagnandolo nelle tappe ormai consuete nel “Pullulare di commemorazioni che ci sono dalla fine della seconda guerra mondiale per ricordare tutti i nostri caduti – dichiara Silvano Spiller consigliere nazionale Ana – E va fatto, sempre. Noi Alpini non ci dimentichiamo mai quanto i nostri fondatori hanno scritto sul monte Ortigara e sono qua a Thiene proprio per ricordare tutti gli alpini”.
Sono passati 74 anni da quel 26 gennaio, giorno nel quale nel villaggio di Nikolajewka gli Alpini giunsero stremati e decimati dopo 9 giorni di marcia e 25 battaglie. In soli 10 giorni le Penne Nere, partiti in più di 60 mila si ritrovarono in poco più di 13 mila riuscirono a sfondare la resistenza sovietica pagando un caro prezzo in vite umane.
Unanime il ricordo ufficiale espresso a Thiene dalle varie autorità presenti sia civili che militari, aperto dal presidente di Ana Vicenza Luciano Cherobin: “Il sacrificio che hanno reso alla nostra Patria li ha resi eroi ai nostri occhi: alpini che marciarono stremati in Russia, come l’alpino Matteo Miotto che spese la sua vita in Afghanistan – continua – Non c’è alcuna differenza tra loro, tutti uniti nei nostri valori, nella nostra stirpe Alpina”. Parole riprese e condivise, dopo la deposizione della corona d’alloro al Monumento ai Caduti in piazza Chilesotti e l’apposizione di una targa a Matteo Miotto, anche dall’on. Filippo Busin: “E’ di vera importanza non dimenticare mai. Non va dimenticato il sacrificio reso alla nostra Patria e deve sempre essere mantenuto vivo il sacrificio che gli Alpini hanno reso e continuano a rendere per il nostro Paese”.
Una presenza quella degli Alpini a Thiene che ogni volta tocca il cuore delle persone presenti, scandito dalla Fanfara, per ricordare la storia del Paese fatta sì di innumerevoli date ma soprattutto di persone che per il tricolore hanno dedicato la propria vita.
Paola Viero (montaggio video a cura di Jacopo Baldin)
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