Solidarietà che parla tante lingue e che trova un pezzettino di cuore a Thiene, grazie a Enrico Dainese 23 anni che studia in Olanda. The Bamboo Factory un progetto che prevede la realizzazione in Nicaragua di un centro di lavorazione di bambù, quale risorsa rinnovabile per la costruzione degli edifici, resistente a uragani e terremoti.
Il progetto è frutto dello sforzo di una squadra formata da 8 studenti provenienti dalle università di Padova e di Delft e Eindhoven (Paesi Bassi), supportata da due organizzazioni non governative (Ong) olandesi, Bambù social e Stichting SamenScholen. Il lavoro di questi 8 studenti e, val la pena di ricordarlo, volontari sarà di lavorare a stretto contatto con la comunità locale per insegnare a loro un’economia alternativa: l’utilizzo del bambù che cresce abbondantemente in Nicaruga al posto del calcestruzzo per la costruzioni di edifici, dando a ciascun abitante o famiglia le conoscenze tecniche per realizzare un’abitazione dignitosa, nonché l’input per una nuova forma di economia eco sostenibileo, a minor impatto ambientale, abbattendo i costi con l’utilizzo di una risorsa del territorio rinnovabile, quale il bambù, al posto del costoso calcestruzzo.
“Ciò che più mi attrae riguardo questi progetti è la possibilità di lavorare a stretto contatto con gli abitanti del posto e cooperare con loro per sviluppare un’economia locale alternativa ed una migliore condizione abitativa – dichiara Enrico Dainese – Nel progetto che abbiamo intrapreso spero di creare una forte connessione con gli abitanti della comunità di Esperanza e spero anche di condividere le conoscenze acquisite in questi mesi di ricerca e spero di evidenziare l’utilità del bambù come materia prima da costruzione”.
Assieme a Enrico, lavorano a questo progetto Alberto Fornasa 24 anni, Arnoust Quast 23 anni, Robyne Somé 21 anni, Lukas Van Veen 23 anni, Kostantinos Kouzelis 21 anni, Camila Duarte, Ferdi Knoester di 21 anni e Mark Sittrop di 22 anni. Tutti e otto giovani, tutti e otto studenti provenienti da varie parti del mondo e che in Olanda hanno trovato la culla in comune alla loro sensibilità, associata a tanta voglia di fare. Il team degli 8 volontari di “The Bamboo Factory” Nicaragua per assicurare la buona riuscita del progetto hanno stretto un accordo con le due Ong e l’università tecnica di Delft e avviato collaborazioni con realtà locali del Nicaragua, quali la Comunità di Esperanza e la Uca l’università del Centro America. Il tutto per arrivare a creare questo nuovo centro di lavorazione e trattamento del bambù, aiutando e istruendo le persone del posto sulle potenzialità del bambù, incentivando le capacità imprenditoriali rendendole autonome nella gestione della ‘fabbrica di bambù’.
“Costruiamo una fabbrica che soddisfi rigorosi standard di qualità per assicurare la resistenza ad eventi atmosferici eccezionali, quali gli uragani – questo l’obiettivo espresso ad unica voce dal Team degli 8 studenti volontari – Il bambù è un materiale da costruzione insuperabile, avendo come risultato una resistenza straordinaria ad uragani e terremoti”.
Una sfida fatta in nome della sostenibilità ambientale, per preservare il diritto universale ad avere un’abitazione ed un’educazione sicure ed accessibili: con lo stabilimento di lavorazione di bambù, che entro gennaio 2017 verrà completato, verrà poi fornito il materiale per la costruzione della scuola media della comunità di Esperanza.Otto ragazzi che si sono resi volontari, senza percepire un solo soldo, portando avanti il progetto con una raccolta fondi ancora aperta, visitando la pagina Pifworl.com, al link www.pifworld.com/nl/fundraisers/uWbVhCpF7Bo/bambu-italia/about.
Paola Viero