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‘Sei di Thiene se’: computer regalo a un ospite dell’Opera Immacolata: “Serve per scrivere e collegarsi con il mondo”

Un computer nuovo di zecca per rimanere ‘collegato’ con il mondo e poter continuare ad esercitare la sua passione per la scrittura.

Franco Emmasi, 73enne ospite da 12 anni all’Oic (Opera Immacolata Concezione) di Thiene, se l’è visto regalare la settimana scorsa dal social group ‘Sei di Thiene se…’.

Un gruppo che evidentemente non è solo virtuale, ma che dall’etere del web ha deciso di dare un contributo anche nella vita reale.

Lo strumento è stato acquistato grazie a donazioni individuali dei membri del gruppo che, consapevoli della passione di Emmasi, hanno deciso di diventare per lui un Babbo Natale.

“Ho 73 anni e da 12 vivo all’Oic di Thiene – ha spiegato Emmasi – Ho scritto un lobro autobiografico nel 2003 e nel 2008 ne h scritto uno sul Coro Città di Thiene. Ma il computer non mi serve solo a questo. Grazie al pc sono in contatto con parenti che non vedevo e sentivo da anni, ho potuto contattare amici che conoscevo prima di ammalarmi e ne ho conosciuti di nuovi, alcuni inaspettati”.

Emmasi non si considera uno scrittore, anche se grazie al suo computer può mettere nero su bianco le sue idee. “Quest’anno l’Opera Immacolata ha indetto un concorso letterario destinato a ospiti e famigliari di tutte le sue filiali venete – ha spiegato Emmasi – Si intitolava ‘A tavola con i nonni’ e si poteva partecipare con racconti e poesie, anche in dialetto, sulle ricette e i vecchi sapori di un tempo. Io ho spedito una poesia in dialetto veneto, che è stata premiata con una pergamena e pubblicata insieme agli altri lavori scelti dalla giuria”.

Franco Emmasi farà sicuramente buon uso del suo computer nuovo, con il quale, grazie a Internet, oltre a scrivere può ‘connettersi’ con il mondo esterno ogni qualvolta lo desidera.

Una sola preoccupazione arriva dal gruppo ‘Sei di Thiene se…’. Un amico di Emmasi infatti ha segnalato l’assenza di collegamento wi-fi all’interno della struttura dell’Opera Immacolata.

“Franco Emmasi si collega con una chiavetta personale che ricarica puntualmente a sue spese – ha commentato l’amico – Ma è possibile che una struttura come l’Oic non sia dotata di collegamento wi-fi? E a chi mi replica che probabilmente non è il caso di dotare di wi-fi l’Oic essendo i suoi ospiti persone di una certa età e non abituate ad usare la tecnologia – ha concluso – vorrei ricordare che tra qualche anno gli ospiti probabilmente saremo noi, che invece siamo soliti usare quotidianamente i moderni mezzi di comunicazione”.

Anna Bianchini