“Ringrazio il ministro Valeria Fedeli che, accogliendo la mia richiesta di veder riconosciuto un adeguato contingente di docenti in pianta organica alla scuola del Veneto, ha dimostrato un atteggiamento di attenzione e di disponibilità ben diverso da quello del suo predecessore”. Così l’assessore alla scuola della Regione Veneto rende merito alla decisione del Ministero per l’Istruzione di riequilibrare il rapporto tra docenti e iscritti in alcune regioni in particolare sofferenza d’organico, come il Veneto.
Nell’assegnare alla Regione del Veneto il contingente dei posti di organico per l’anno scolastico 2017/2018, per la prima volta il Miur non ha applicato il criterio della serie storica, che avrebbe determinato una riduzione di 352 posti rispetto a quelli assegnati per l’anno in corso. Anzi, per venire incontro alle numerose e costanti segnalazioni della Regione Veneto e dell’Ufficio scolastico regionale, il Ministero ha assegnato un contingente maggiorato di 120 posti rispetto all’obiettivo regionale indicato per l’anno scolastico 2016/2017.
“Dal ministro Fedeli è arrivata puntuale la risposta nei confronti della scuola del Veneto – prosegue l’assessore – che, pur un calo significativo di studenti, molti dei quali a causa del rientro in patria degli stranieri, ha voluto rimediare ai tagli degli ultimi anni, riconoscendo 120 docenti in più, nelle disponibilità dell’Ufficio scolastico regionale, per una migliore gestione dei territori in sofferenza. Ricordo che, a causa della carenza di insegnanti, molte scuole del Veneto, e in particolare quelle delle aree periferiche e di montagna, sono state costrette a ridurre il numero delle classi, accorpare plessi anche lontani tra loro, nonché a lasciare inevase le richieste di tempo pieno espresse dalle famiglie”.
“Resta ora da affrontare il problema della carenza dei dirigenti scolastici – conclude l’assessore regionale – che spero di poter discutere e risolvere nel prossimo incontro in programma con il ministro a Roma”.