Scuola. Donazzan chiede lo stop della teoria gender nelle scuole: “La sessualità non si può scegliere”
Giornalisti Altovicentinonline
Elena Donazzan ha deciso di battere i pugni sul tavolo contro la diffusione della teoria gender nelle scuole. L’assessore regionale all’Istruzione ha chiesto ufficialmente al ministro Valeria Fedeli di non permettere che nelle scuole, o per volontà delle scuole, gli studenti assistano alla proiezione del fil ‘Fa’fafine’, in proiezioni n questi giorni.
In Veneto, l’appuntamento per gli studenti è già fissato a Vicenza e a Mira, dove sarà proiettata la storia di un bambino transgender.
“Lo spettacolo ha il chiaro intento di confondere i ragazzi mettendo in crisi la loro sessualità e la loro stabilità psicoaffettiva – ha spiegato Elena Donazzan – Uno spettacolo che veicola e legittima l’ideologia gender, quella per cui nascere biologicamente maschi e femmine non avrebbe niente a che vedere con la nostra “vera” sessualità, che invece può essere scelta, cambiata, modellata e riformulata a piacimento senza alcun punto di riferimento oggettivo; quella per cui l’uomo e la donna non sono naturalmente complementari; quella per cui qualsiasi unione affettiva ha lo stesso valore sociale e antropologico del matrimonio; quella per cui non esistono mamma e papà, ma genitore 1, 2 e via scorrendo. Anche a seguito delle segnalazioni che sto ricevendo da parte di genitori e nonni preoccupati – ha concluso l’assessore – ho scritto al ministro dell’Istruzione per chiedere che venga impedita la diffusione di questa iniziativa, distorsiva per l’educazione dei giovani, che rischia di rivelarsi una vera e propria violenza psicologica nel periodo di particolare fragilità e confusione dei nostri ragazzi”.