Grande soddisfazione per come si è svolto l’appuntamento di mercoledì tra le ‘Donne per lo sportello donna’ e il sindaco Luigi Dalla Via. Erano in tante a sostenere Michela, Francesca Mirta e Iose, le quattro donne che si sono fatte portavoce dell’intero gruppo, a sottolineare quanto questo servizio sia importante e un punto di riferimento fondamentale per Schio e i paesi limitrofi.

“All’appuntamento – spiega Michela Scolaro, referente del gruppo – oltre al sindaco e all’assessore Antonietta Martino, erano presenti anche Paola Pezzin, dirigente del settore famiglia sociale educativi e culturale e Roberta Battocchio, responsabile del servizio Progetti per la famiglia e per il sociale”. “Abbiamo letto – continua – una lettera sottoscritta da tutte noi dove abbiamo ricordato quando e come è nato questo servizio e che per noi è una priorità il soddisfacimento dei bisogni primari delle persone in difficoltà, delle donne nel nostro caso e che deve essere una priorità anche per una amministrazione coerente.”

Preoccupate per le scelte recenti e perché temono appunto che non sia più una priorità investire in questo servizio, all’amministrazione comunale hanno presentato queste richieste: innanzitutto la garanzia che il personale venga confermato, se non potenziato; in secondo luogo la garanzia di veder ripristinata la consulenza legale. Infine l’assicurazione di una sede adeguata, che garantisca il rispetto della privacy, con uno spazio per l’accoglienza e una sala d’attesa, separata dallo spazio dedicato ai colloqui individuali. La disponibilità di spazi utili per la gestione dei progetti e delle iniziative futuri.

“Oggi a Schio – si trova scritto in una parte della lettera consegnata ieri al sindaco – come in pochi altri comuni, le donne trovano e insieme contribuiscono a costruire una rete di iniziative e risposte di importanza fondamentale: progetti come il coordinamento antiviolenza, attività per l’integrazione delle donne straniere attraverso corsi di italiano gratuiti frequentati da un numero sempre maggiore di persone, corsi di formazione sull’autostima e sulla menopausa e tanto altro. Lo sportello è diventato un indispensabile strumento di prevenzione di un disagio di cui spesso le donne sono le prime ma non uniche portatrici, perché queste sempre si fanno carico anche dei problemi degli altri come uomini, bambini, anziani e disabili. Se si aiuta una donna si aiutano tutti”.

“Non c’è alcuna volontà politica di tagliare – risponde l’assessore Martino – ma ci sono difficoltà di bilancio e legate ad aspetti organizzativi. Per quanto riguarda la sede, siamo in una fase transitoria e lo Sportello troverà piena e adeguata realizzazione solo nei prossimi mesi quando completeremo il polo dedicato ai servizi alla famiglia. Sul fronte del personale, c’è la massima volontà dell’Amministrazione di non ridurre il numero delle operatrici e per questo abbiamo già programmato la disponibilità finanziaria: ci scontriamo con i vincoli sulle assunzioni, ma stiamo valutando come muoverci. Per quanto riguarda la consulenza legale, non possiamo dare un incarico del genere e non è stato possibile portare avanti l’idea di avere degli avvocati in forma gratuita a rotazione. Il nostro impegno è di cercare una soluzione anche con l’aiuto delle associazioni. Assieme alle quali possiamo davvero continuare a tenere la donna al centro delle nostre politiche continuando a dare risposte e servizi concreti. Dopo questo incontro ne sono ancora più convinta”.

“Il sindaco e l’assessore – spiega Michela Scolaro – si sono mostrati collaborativi e sensibili a questa tematica e ci hanno garantito che i fondi stanziati rimarranno invariati anche se ci sono grosse difficoltà economiche. Per quanto riguarda i nostri dubbi sul personale ci ha assicurato che rimarrà lo stesso, anche se il contratto della seconda psicologa, in scadenza a fine anno, non potrà essere rinnovato, ma si attingerà alla mobilità interna o ad una nuova assunzione tramite concorso. Non sono stati definiti i tempi in maniera precisa, ma penso che dovremmo attendere ancora più di qualche mese. Un incontro positivo e utile quindi e che ha dimostrato quanto grande e forte sia la sensibilità che Schio da sempre dedica alla donna: alla sua valorizzazione e alla difesa e affermazione dei suoi diritti.

“Nessuno – afferma l’assessore –  vuole fare passi indietro. Anzi. Insieme abbiamo deciso di lavorare per l’apertura di una casa rifugio per le donne vittima di violenza. Obiettivo prioritario per il quale l’amministrazione ha già fatto dei passi avanti con la decisione di partecipare ad un bando regionale”.

Alice Berti

 

 

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