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Schio. Sgarbi incanta il Civico e fa il turista in Val Leogra

Ieri sera a Schio è stato di scena il celebre critico d’arte e personaggio dello spettacolo Vittorio Sgarbi, che negli spazi del gremito Teatro Civico ha messo in scena il suo spettacolo teatrale “Caravaggio”. Fin qui nulla di strano, non fosse per il post esibizione, che ha visto l’istrionico professore visitare l’antica pieve di Belvicino e fermarsi a cena in una bruschetteria di Valli del Pasubio scortato dai rispettivi sindaci.

Sgarbi non delude mai, è proprio il caso di dirlo. In un primo momento ha deliziato gli oltre seicento presenti al Civico di Schio interpretando l’opera di cui è anche produttore, narrazione incentrata sulla figura del pittore Caravaggio presentato come un artista estremamente attuale. “Caravaggio è una mente ed una persona del ‘500 – ha detto Sgarbi – ma in realtà ogni artista appartiene al secolo che più riesce a comprendere e a leggere la sua opera con la giusta chiave di lettura. E nessun periodo più del nostro si avvicina alla sensibilità e alle idee del Caravaggio, perciò oggi viene giustamente apprezzato e riscoperto”.

In seconda battuta Sgarbi si è a lungo intrattenuto in zona per una visita di piacere iniziata nell’antica pieve di Belvicino, una delle più arcaiche costruzioni religiose del vicentino e del Veneto. Il critico d’arte ha a lungo osservato gli interni delle chiesa scortato da componenti dell’amministrazione comunale e dai sindaci di Torre e Schio, facendo domande ed informandosi sulle particolarità della pieve. Prima di salutare Sgarbi e la compagnia si sono recati a mangiare nella Farmacia dei Sani, bruschetteria di Valli del Pasubio. “È stata una grande sorpresa – ha detto il gestore Samuel Valmorbida – strano vedere un personaggio del suo calibro qui da noi! Ma nonostante tutto si è dimostrato un tipo veramente alla mano e simpatico”.


Federico Pozzer

 

Credit Foto: Ufficio Stampa Vittorio Sgarbi