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Schio. Patricia Pizzatti, la ragazza ‘in vendita al mercato’ è volata a Dublino: “Qui lavoro e sono serena”

Alla fine, Patricia Pizzatti se n’è andata a Dublino. Dopo averle tentate tutte per trovare un lavoro nella  Schio che l’aveva ‘adottata’ dalla sua Argentina, la donna che si era ‘messa in vendita’ con un cartello al mercato, è volata in Irlanda.

Troppe le difficoltà economiche che l’avevano messa a dura prova negli ultimi anni e troppa la voglia di venirne fuori con le sue forze senza dover più chiedere niente a nessuno.

Patricia ha fatto i bagagli, ha ricacciato le lacrime in fondo agli occhi e con l’entusiasmo tipico delle donne del Sud America, è volata nella terra dei quadrifogli, dove “bianchi, neri, gialli e rossi sono tutti uguali, dove un lavoro si trova, l’affitto costa caro e l’unica cosa che mi manca davvero è la vista delle montagne dalla finestra di casa”.

Patricia, alla fine, ha deciso di trasferirsi a Dublino… Quando è partita? E perché proprio Dublino?

Sono in Irlanda dal 21 luglio. Sono arrivata con mia figlia 17enne. Mio figlio, che di anni ne ha 22, è rimasto in Italia. Lavora e vive con la sua fidanzata. Io ho 42 anni e sono troppo giovane per stare a piangermi addosso. Ero incerta se trasferirmi in Germania, Inghilterra o Irlanda, posti dove notoriamente si trova lavoro con facilità. Alla fine ho scelto Dublino, semplicemente perché mi attirava di più.

Lì a Dublino ha già trovato un lavoro o lo sta cercando?

Al momento faccio la cameriera. Mi serve questo tipo di lavoro sia per mantenermi sia per imparare bene l’inglese.

Se n’è andata da Schio solo per problemi di lavoro o anche personali?

Il mio matrimonio è finito dopo 10 anni e io non trovavo lavoro. Diciamo che c’erano una serie di coincidenze che mi hanno spinta a fare il salto nel vuoto. Sentivo che non c’era più nulla che mi tenesse legata a Schio o all’Italia in generale e ho deciso di cambiare aria totalmente.

Le aveva provate tutte per trovare un lavoro. Centro per l’impiego, curriculum in ogni azienda, richieste alle istituzioni. E’ arrivata perfino a mettersi ‘in vendita’ al mercato con un cartello ‘cerco lavoro’. Non si era mosso nulla?

Purtroppo no. Ho fatto mille richieste e tanti colloqui, ma non mi hanno mai chiamata, nemmeno dal  Comune. Dopo quella famosa mattina al mercato con il cartello ‘cerco lavoro’ non si è mosso assolutamente nulla. In molti mi hanno chiesto informazioni, ma penso fossero più colpiti dalla singolarità della protesta che dalle mie reali necessità. Le istituzioni di Schio mi hanno detto che si sarebbero occupate di me, ma quando poi ho chiesto aiuto concreto, perché mi stavano anche staccando il gas in casa, mi hanno solo fatto spostare la data della bolletta.

Ma qualcuno l’ha aiutata concretamente? Anche in piccola parte, avrà pure avuto un sostegno…

Una mia cara amica mi ha aiutata con circa 50 euro la settimana. Io le davo una mano a fare piccole commissioni, ma so che lei non ne aveva bisogno. L’ha fatto solo per non fare il gesto di farmi la carità, perché sapeva che per me sarebbe stato umiliante. Ma le sarò sempre grata. La parrocchia mi ha aiutata un po’, dandomi una mano con qualche bolletta.

Sei fiduciosa di poter conquistare in Irlanda una vita migliore rispetto a quella che avevi in Italia?

Sono estremamente fiduciosa. Qui non ci sono differenze. Bianchi, gialli, rossi, cinesi, sudamericani o africani, qui sono tutti irlandesi. C’è un grande spirito di collaborazione e la gente è generosa. Io non chiedo regali, ma ho notato che ti aiutano volentieri. Quando parlo il mio inglese misto a italiano e spagnolo, ridono un po’ ma assicurandomi di stare tranquilla e di non preoccuparmi. Non c’è ansia, mi sento serena.

Pensi che ti fermerai a lungo? O magari per sempre?

Spero di fermarmi per tanto tempo e magari di riuscire a costruire il mio futuro qui. Le cose nella vita non si sanno, è difficile fare progetti a lungo termine per me in questo momento. Però so che devo affrontare il momento con ottimismo e voglia di fare. Cose che non mi mancano.

Nel cercare lavoro in Irlanda, ha trovato grosse differenza con l’Italia?

La differenza essenziale è che quando ti offrono un lavoro, a nessuno importa chi sei, ma vogliono solo sapere cosa sai fare. Nei curriculum non ti chiedono la fotografia, quanti figli hai, lo stato civile o la nazionalità. Vanno dritti al punto e ti chiedono: che cosa sai fare?

C’è una grossa differenza di salario? E qual è la differenza che ti ha colpito di più?

Al momento, con un lavoro come il mio, la paga media è di circa 550 euro a settimana. Qui si paga a settimana. Fare la spesa è un po’ più economico rispetto a come ero abituata, le catene dei supermercati hanno prezzi più bassi. Anche le bollette sono più basse, anche perché è tutto elettrico. Solo l’affitto ti ‘spenna’. Io spendo 850 euro al mese per un appartamento con cucina, bagno, salotto e una camera da letto. Però sono in centro… Se mi trasferissi in periferia il costo si aggirerebbe sui 550 euro, ai quali poi di deve aggiungere il costo dei mezzi pubblici per spostarsi, che è di circa 150 euro al mese.

Che cosa ti ha colpito di più della tua nuova vita a Dublino? E che cosa rimpiangerai di Schio? Di sicuro ti mancherà qualcosa…

Rimpiangerò sicuramente tutte le persone alle quali voglio bene e chi mi vogliono bene. Molti amici che mi sono sempre stati vicini e parenti acquisiti. Qui mi sento tranquilla, la vita scorre serena e non ho grosse preoccupazioni. Mi manca moltissimo la vista delle montagne dal terrazzo di casa, ma cerco di consolarmi con il verde dell’Irlanda. La cosa che mi ha colpito di è che tutti mi chiedono di me e del mio paese e cercano di aiutarmi. Tutti ridono e vedo un sacco di gente simpatica. Sinceramente non so se tutta questa felicità sia dovuta alla Guinness, so solo che al momento me la godo.

Anna Bianchini