Un progetto di respiro europeo per confrontare le migliori tecniche della Pet Therapy è quello, ormai in fase di conclusione, che ha visto collaborare dal 2013 7 nazioni: Italia, Inghilterra, Romania, Spagna, Lituania, Ungheria ed Estonia.
A rappresentare l’Italia in questo piano di lavoro chiamato ‘Lifelong Learning Programme’ è l’associazione ‘La Tela di Carlotta’ di Schio (Centro Interventi Assistiti con gli Animali Olistico), che da anni si occupa di sviluppare progetti di interazione tra animali e disabili.
La Pet therapy è quell’insieme di pratiche basate sul contatto uomo-animale che affiancano le terapie di guarigione tradizionali, rivolta soprattutto ai pazienti con disabilità cognitiva, autismo e disturbi del comportamento.
La presenza degli animali stimola i pazienti rendendoli più collaborativi e quindi risulta più facile la terapia medica che permette di ottenere il miglioramento del disagio o di affrontare la vita quotidiana in modo più agevole.
La presidente dell’associazione di Schio Michela Romano, psicologa e psicoterapeuta, ha avuto modo di visitare con i suoi collaboratori ciascun paese che ha aderito al progetto per poter conoscerne le modalità di lavoro ed ha condiviso la sua esperienza di terapia con l’aiuto dei cani e degli asini.
E’ stato possibile in questo modo confrontarsi direttamente con le varie associazioni, e capire così il lavoro dell’associazione inglese ‘Red2Green’ che si occupa di pazienti affetti da autismo attraverso la presenza di cani e piccoli animali da compagnia, le attività del ‘Centro de Educacion Especial Dr. Fernando Arce’ in Spagna, del ‘Centro Asociata Partes’ in Romania e di ‘Equilibre NGO’ in Estonia, che si occupano di persone con bisogni speciali attraverso i cavalli e i cani, l’associazione ungherese ‘Jó Úton-Lóháton Alapítvány’s’ che opera con i cavalli e il ‘Sea Museum’ di Klaipeda in Lituania che lavora con i delfini. Grazie a queste esperienze nuove idee sono nate e ampliate le strategie di lavoro.
L’elemento più importante del progetto, sottolineano gli scienziati che collaborano con l’associazione di Schio, è sempre la consapevolezza di come gli animali, gestiti da una equipe specializzata, possano essere importantissimi soggetti in grado di attivare emozioni e motivazioni anche per quelle persone, i disabili con ritardi cognitivi, per i quali l’introspezione, cioè la capacità di riflettere su sè stessi, è praticamente impossibile.
‘L’interazione con l’animale – afferma in particolare la dott.ssa Romano – permette al paziente di vivere un’esperienza sensoriale e concreta nel ‘Qui e Ora’, con la possibilità di potere dare finalmente un nome alle proprie emozioni, di apprendere comportamenti atti ad aumentare le autonomie nella gestione della propria quotidianità, fino a migliorarne gli aspetti relazionali e comportamentali’.
L’esperienza è stata raccolta in un handbook con l’obiettivo di poter essere condivisa con chi è interessato ad approfondire tali tematiche. Inoltre, proprio per dare un senso di continuità a tale progetto che, pur concludendosi a settembre 2015 (dovendo rimanere nei termini dei progetti europei), vuole continuare a produrre esperienze ed energie positive, sono stati creati un sito web, un blog e un video con l’obiettivo di rendere ancora viva l’esperienza e la presenza di questo gruppo di lavoro.
Per info: dott.ssa Michela Romano 340 3841972
Ma.Bo.