“Dimissioni immediate del Sindaco Valter Orsi e dell’assessore al Sociale Cristina Marigo”.
La richiesta arriva con forza dal Pd di Schio e da TesSiamo Schio che, ancora sconvolti per la situazione di degrado in cui hanno trovato i profughi ospiti alla colonia a Pian delle Fugazze, incolpano l’amministrazione comunale di aver saputo e di “aver calpestato i diritti minimi e la dignità di esseri umani”. In sintesi, Orsi e Marigo, devono togliersi di torno.
“Se il primo cittadino non sa gestire l’accoglienza di 50 persone in modo adeguato, non è sicuramente in grado di rispondere alle esigenze di una città intera – spiega il Centrosinistra in un comunicato – Quando il Sindaco dice di essere stato a conoscenza della situazione la sua responsabilità diviene ancora più grande. Conosceva questa situazione indegna e non ha fatto niente? Ha lasciato delle persone in quelle condizioni senza risolvere al più presto una situazione nella quale i diritti minimi e la dignità delle persone venivano calpestati? Questo dimostra ignavia e incapacità. Migliorare le condizioni dei profughi era la prima cosa da fare, perché si tratta della vita di esseri umani”.
Secondo i gruppi capitanati da Giovanni Battistella e Carlo Cunegato, la scelta di Orsi di mandare i profughi nella Colonia di Schio a Pian delle Fugazze è stata disumana.
“Li ha mandati lassù, in una struttura decrepita, senza riscaldamento e con le docce che perdono, solo perché lì i cittadini non li avrebbero avuti vicini – recita il comunicato – La cooperativa che gestisce l’accoglienza ha delle responsabilità, ma la colpa principale è dell’amministrazione, che ha scelto per i profughi una collocazione il più lontano possibile da Schio e dalle coscienze solidali degli scledensi. Orsi e Marigo non sono riusciti a dare risposte a questa situazione di emergenza – conclude il centrosinistra – per cui se, come hanno detto, questo era il meglio che potevano fare per fronteggiare l’emergenza profughi, ora il meglio che possono fare è andarsene a casa”.
Valter Orsi però respinge con forza le accuse e sulla richiesta di dimissioni commenta: “Si mettano il cuore in pace. Per i prossimi 4 anni faremo del nostro meglio come abbiamo fatto finora e continueremo il mandato a testa alta”.
Il Sindaco di Schio, con documenti alla mano, spiega i dettagli di un patto stipulato e sottoscritto con la
“Secondo il contratto, la cooperativa avrebbe dovuto provvedere alla pulizia dei radiatori per il riscaldamento degli ambienti, la pulizia dell’intero stabile, i consumi dell’energia elettrica e persino la fornitura di rete telefonica e rete internet – spiega Orsi, che è convinto che il progetto-immigrati avrebbe potuto funzionare se chi ne aveva il dovere avesse rispettato gli accordi – Con dei lavoretti che avrebbero potuto eseguire gli stessi ospiti, si sarebbe dovuto provvedere alla tinteggiatura delle varie stanze. Qui siamo di fronte ad una inadempienza, che va valutata e non esiterò a denunciare. L’ho già fatto prima del Pd al Prefetto, facendo mettere nero su bianco il fatto che con i miei occhi, avevo constatato che su 50 posti letto, la cooperativa aveva piazzato un numero maggiore di profughi. Mi vogliono fare apparire come il responsabile di una situazione che ho scoperchiato per primo con la Prefettura – conclude il sindaco di Schio, che si dice sereno – Ne stanno facendo una strumentalizzazione politica quando il Comune non ha alcuna colpa’.
Anna Bianchini