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Schio e Imu. Al via la ‘Variante Verde’

Ci sarà tempo fino alle  13  del 10 marzo 2017, per presentare richiesta al Comune per convertire aree edificabili in aree non edificabili.

Viene infatti pubblicato il 9 gennaio l’avviso di quella che è stata chiamata la “Variante Verde”, che discende da una legge Regionale (precisamente dall’art. 7 della L.R. n. 4/2015), approvata con l’intento di promuovere una riduzione di consumo del suolo edificato, ovvero di impedire nuove edificazioni, attraverso una riconversione di aree attualmente edificabili che vengono così private della loro potenzialità.

 

I proprietari di aree edificabili potranno presentare la richiesta in Comune, su modulo scaricabile dal sito o disponibile agli sportelli comunali QUICittadino e QUIEdilizia, oppure via PEC, identificando i terreni interessati con i relativi dati catastali. Se la richiesta verrà accolta, l’area diventerà non edificabile e il proprietario potrà beneficiare di un forte sconto all’atto del pagamento dell’IMU.

Entro sessanta giorni, il Comune valuterà tutte le domande e, qualora le ritenga coerenti con le finalità di limitare il consumo del suolo e con il modello di sviluppo urbano di Schio, le accoglierà con un’unica variante allo Strumento Urbanistico Comunale.

Dal 2015, cioè da quando questa opportunità è stata attivata, le domande pervenute sono circa una trentina. L’assessore all’urbanistica Sergio Rossi sottolinea l’importanza di riconsiderare numerose porzioni di spazi verdi privati che pur essendo classificati come edificabili garantiscono un indiscusso elemento di qualità urbana. Partendo da questo presupposto, le richieste che riguardano la riclassificazione di singoli lotti ancora verdi all’interno del tessuto consolidato sono sicuramente coerenti sia con le finalità delle legge che con quelle di questa amministrazione e quindi, saranno viste con favore, salvo le necessarie ed approfondite verifiche da effettuare caso per caso.

“Per quanto riguarda la periferia  – puntualizza l’Assessore – l’edificazione è consentita a patto che i proprietari delle aree si mettano insieme assoggettandosi ad un piano urbanistico attuativo, in cui parte dell’area sia destinata agli edifici e parte a strade, verde e parcheggi”

In questi casi la possibilità di riclassificazione non sarà automatica, perché mancando una parte rischierebbe di essere pregiudicato l’intero comparto. Le domande potranno essere accolte solo se riferite a parti marginali dell’ambito urbanistico, oppure se estese all’intero ambito, sempre che l’Amministrazione comunale giudichi il comparto non essenziale per lo sviluppo del Comune.”

a cura dell’Ufficio Stampa del Comune di Schio