Un monumento a impatto potente che ricorda le vittime della strada sarà posizionato entro l’estate in via Togarelli a Sarcedo. La carcassa accartocciata di una Suzuki Ignis, protagonista e simbolo insieme di un mortale incidente stradale, farà terribile mostra di sé ai numerosi automobilisti che transiteranno in zona.

 

Ad aver proposto all’amministrazione il singolare obelisco la famiglia Pavan di Sarcedo, che perse nel luglio dello scorso anno in un terribile schianto a Fara, sul rettilineo che porta da Zugliano a Sarcedo, Bruno Guerrino Pavan, 73 anni, morto sul colpo tra le lamiere proprio di quella Suzuki.

 

I figli della vittima non volevano che il padre se ne fosse andato invano, si sono sobbarcati le lunghe trafile burocratiche del caso ma sono riusciti a prendere possesso dei resti dell’auto, ormai un ammasso di lamiere.

 

Al alcuni potrà sembrare anche un macabro oggetto ma la famiglia Pavan è convinta che solo avendo ogni giorno sempre davanti agli occhi quello che resta di un incidente mortale gli automobilisti si possano convincere a guidare senza correre rischi inutili e rispettando il codice della strada.

 

Il sindaco Luca Cortese ha accettato con entusiasmo e appoggiato l’iniziativa dei Pavan. ‘Sia ben chiaro però – ha precisato il Primo cittadino – non è mia intenzione fare di questa proposta un pretesto per avere visibilità personale, si tratta di una iniziativa voluta dai familiari. Ciò non toglie che sono favorevole a quella che è una vera pubblicità progresso, un pugno nello stomaco per tutti quelli che passano, magari a velocità troppo elevata o distratti dal cellulare’.

 

Il monumento sembra essere un caso unico nella zona dell’Alto Vicentino. Ne esiste uno simile solo a Bolzano Vicentino, posizionato lungo una strada trafficata ormai già da 20 anni.

 

 

Marta Boriero

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