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Sarcedo. ‘No cambiamento orari nelle scuole’. Meneghello scrive a dirigente e amministrazione

La riorganizzazione scolastica delle scuole di Sarcedo passa attraverso un cambiamento di orari. Ma la proposta presentata dal dirigente scolastico, di distribuire le lezioni dalle 7.40 alle 13.40 da lunedì a venerdì, con incluse due ricreazioni, non va giù a Giorgio Meneghello, consigliere di minoranza con ‘Futuro per Sarcedo’ e Sindaco di Sarcedo dal 2004 al 2014. Anche perché secondo lui, “sembra non ci sia stata una valutazione congiunta con l’amministrazione comunale”.

Alla base della presa di posizione di Meneghello c’è la convinzione che ci siano problemi anche negli orari degli autobus che servono le scuole e nel monte ore riservate alla sorveglianza degli istituti.

“Il Dirigente scolastico reggente dell’Istituto Comprensivo Tiziano Vecellio di Sarcedo e Zugliano, ha proposto una riorganizzazione degli orari scolastici delle scuole elementari e medie, con motivazioni che ritengo evanescenti – ha commentato Meneghello – Sono preoccupato che le opportunità educative e il servizio a ragazzi e famiglie sia penalizzato senza generare semplificazione e risparmio, che sono le ragioni alla base della riorganizzazione”.

Per esprimere il suo punto di vista, Meneghello si è rivolto al Dirigente reggente, al Consiglio d’Istituto e all’Amministrazione Comunale con una lettera che va dritta al punto. “Faccio notare – ha scritto Meneghello – che le opportunità nella Scuola di Sarcedo sono cresciute molto negli ultimi dieci anni grazie alla collaborazione fra i Dirigenti scolastici, le famiglie, l’Amministrazione Comunale. Tempo pieno, settimana corta con i pomeriggi, servizio di doposcuola, sono realtà consolidate. Nel momento in cui si parla con forza del disegno di legge ‘La Buona Scuola’, che dovrebbe dare risorse aggiuntive per l’autonomia e per favorire il tempo pieno o prolungato, penso si dovrebbe ragionare con maggiore attenzione prima di smontare un servizio ben articolato. Auspico – ha continuato – un maggiore confronto fra Scuola, Famiglie e Amministrazione Comunale, per definire se, come e in che tempi, eventualmente attuare una nuova organizzazione scolastica. Dal questionario distribuito alle Famiglie sembra quasi non ci sia alternativa alla proposta: la scelta giusta è di mantenere le opportunità attuali e poi confrontarsi. Fra l’altro con il questionario si fa decidere a chi oggi è a Scuola anche il futuro di chi arriverà e questo non mi sembra democratico”.