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Sarcedo. Il Consiglio Comunale Ragazzi ‘reintitola’ le vie del paese alle vittime di mafia

Da  alcuni  anni  l’amministrazione comunale di Sarcedo collabora fattivamente con  l’istituto  comprensivo  ‘T.  Vecellio’  nella formazione civica dei ragazzi e delle ragazze, finanziando percorsi didattici sulla legalità nonché favorendo la costituzione del consiglio comunale dei ragazzi  attraverso il quale è stata data voce agli studenti con funzioni propositive nei confronti dell’Amministrazione stessa. Un rapporto sinergico che ha trovato nella giornata che, il 21 marzo, celebrerà il ricordo delle vittime di mafia, uno dei momenti più significativi di collaborazione e di presenza nella comunità con l’intitolazione simbolica di alcune strade del paese ai nomi ‘meno noti’ freddati dalla malavita organizzata.

“Nel  corso  delle  riunioni  fra  i  giovani  componenti  del  CCR  e l’amministrazione  comunale” – spiega Maria Teresa Campese, assessore a Istruzione e Cultura –  “è  emersa  la  loro  volontà  e  desiderio  di  impegnarsi  direttamente,  in prossimità del 21 marzo, Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, con una originale attività volta a mantenere  vivo il ricordo delle vittime innocenti delle mafie scegliendo in particolare quelle di giovane età. Il CCR. ha quindi proposto di intitolare a loro, simbolicamente e provvisoriamente, tre vie , due piazze e gli impianti sportivi del paese realizzando concretamente sei targhe con incisi altrettanti nomi di giovani vittime innocenti da fissare sotto la targa di indicazione della reale pubblica via”.

Soddisfazione anche dalla Dirigente scolastica che ha subito colto con favore l’intraprendenza e la sensibilità dei suoi studenti: “Il CCR è un progetto che fa parte dell’identità del nostro Istituto che pone, tra le sue finalità, quella di promuovere la legalità e la partecipazione attiva dei ragazzi alla vita sociale e politica del territorio. La memoria diventa lo strumento per poter rendere consapevoli le nostre alunne e i nostri alunni dei valori che devono essere alla base della costruzione di una società giusta ed onesta. L’augurio è che l’analisi critica della storia possa aiutarli a rendere il mondo migliore di quello che oggi offriamo loro. La sinergia con la quale noi adulti di riferimento li guidiamo nell’ascolto e nella riflessione vuole essere una spinta ad agire per il bene della comunità, scolastica e territoriale”.

“Uno dei grandi mali dell’Italia” – dichiara invece il Sindaco Luca Cortese che non è voluto mancare al suggestivo momento – “è e resta la mafia. La mafia, come diceva Giovanni Falcone, non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Ma per farlo finire dobbiamo seminare nelle nuove generazioni la memoria, l’esempio e l’educazione alla lotta alla malavita. Questo segno non è solo simbolico ma è un momento di ricordo, riflessione e di dialogo sul contrasto alla criminalità organizzata”.

di Redazione AltoVicentinOnline