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Sarcedo. Fallimento Consorzio Corsea. Cortese: “Regione e Enti facciano ricorso con noi”

Non ci sta Luca Cortese, Sindaco di Sarcedo, ad accettare il fallimento del Consorzio Corsea (gestore della discarica). Come aveva preannunciato ha chiamato in causa un legale e ha presentato ricorso ufficiale contro il ‘crack’ del gruppo formato da 150 aziende  che, oltre ai 20 anni concordati avrebbe dovuto occuparsi per altri 30 anni del ‘post-mortem’ e invece, dichiarando fallimento, ha lasciato la cava in mano al Comune che da solo non ha i soldi per occuparsene.  

“Oltre ai problemi di carattere economico e burocratico – ha spiegato Cortese – la mancata gestione della discarica comporta un rischio per la salute ambientale e dei cittadini visto che la cava si trova sopra la falda acquifera che alimenta gli acquedotti”.

Già alla fine dello scorso anno, su intervento del Prefetto, il Consorzio era stato chiamato a occuparsi della discarica pur davanti ad una situazione di fallimento. Ma la situazione ora è precipitata e non saranno i 150mila euro di finanziamento che arrivano dalla Regione a garantire stabilità alla gestione della discarica Corsea.

E’ proprio per questo che Cortese si è rivolto a un avvocato e attraverso una delibera chiede con forza che gli enti competenti lo appoggino nella ‘battaglia’.

“Si è presentato un grave rischio di inquinamento delle falde acquifere per l’aumento del percolato nel sito e per la immissione in aria di gas a seguito della mancata gestione – recita la delibera – Visto che il Consorzio Corsea ha dichiarato fallimento, questa decisione porta la situazione in uno stato di incertezza tale per cui la preoccupazione degli sviluppi prossimi e futuri è grande in questa Amministrazione. Ritenuto che al di là dei crediti vantati dal Comune di Sarcedo nei confronti del Consorzio (un milione e trecentomila euro), ci si trovi di fronte ad un problema di grave pericolosità per l’intero ambiente e per una vasta zona”.

Come spiega la delibera, essendo il Consorzio formato dal 150 aziende, sarebbe stato logico ricapitalizzarlo con una quota ciascuno, evitando così il processo del fallimento. “Per le obbligazioni assunte dagli organi del consorzio per conto dei singoli consorziati rispondono questi ultimi solidalmente col fondo consortile. In caso d’insolvenza nei rapporti tra i consorziati il debito dell’insolvente si ripartisce tra tutti in proporzione delle quote – riporta la delibera – Dato atto che a fronte di un concreto rischio di danno ambientale irreversibile, risulta necessario provvedere al più presto per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica. E visto che necessitano interventi immediati e progettualità mirate, risulta necessaria una presa di posizione da parte della Regione Veneto, della Provincia, dell’ARPAV e dell’Ulss affinché ciascun Ente garantisca un impegno ufficiale per il ripristino della gestione sicura del sito. Per questi motivi – conclude la delibera – il Comune di Sarcedo chiede alla Regione Veneto, alla Provincia di Vicenza, all’Arpav, alle Ulss nr. 4 e nr. 6, ai Comuni facenti parte delle Ulssnr. 4 e 6 al Comune ed alla Provincia di Padova una formale presa di posizione sulla grave vicenda creatasi ancor più ora con gli ultimi avvenimenti e di invitare, quanti sono legittimati, a presentare a loro volta reclamo avverso la sentenza che ha dichiarato il fallimento di Corsea in data 30 marzo 2015”.

A.B.