Dietro front momentaneo della Prefettura dopo l’annuncio dell’arrivo dei 50 profughi a Sarcedo, negli alloggi privati di via I Maggio. E’ il risultato dell’incontro di stamattina tra il sindaco Luca Cortese e il capo del Palazzo del Governo Guidato, con cui il primo cittadino del paese dell’Alto Vicentino ha parlato quasi con il cuore in mano, facendogli capire la gravità della situazione che si stava venendo a delineare. Ha rivendicato quel protocollo d’intesa firmato e preso come modello in tutta Italia, che avrebbe dovuto essere una garanzia per limitare il numero di immigrati a Sarcedo.
Cortese in parole povere ha fatto capire al Prefetto di Vicenza di aver firmato quell’accordo proprio per evitare quello che stava per verificarsi. E così si è ‘trattato’ senza sbattere i pugni sul tavolo, ma con l’umanità di due appartenenti alle istituzioni che avevano fatto un patto ben preciso. Conclusione: non ci sarà l’invasione, che aveva fatto scendere in campo le destre, pronte a protestare per un numero esagerato di immigrati, che aveva fatto andare in bestia lo stesso Cortese, che si era sentito dare un colpo basso da una Prefettura irrispettosa degli accordi.
‘Abbiamo ragionato con spirito di collaborazione – ha detto Cortese, ancora provato da quanto accaduto, sia perchè tenuto all’oscuro di un progetto pronto da quando c’era il Prefetto Soldà, sia per gli attacchi al veleno di chi ha sguazzato nella vicenda per attaccare il famoso protocollo d’intesa per l’accoglienza diffusa dei migranti – al momento è tutto fermo. Questo non vuol dire che io possa prevedere il futuro. Credo ancora nel protocollo siglato, del quale Guidato sta tenendo conto ed in virtù del quale ha congelato l’arrivo , ripeto, per il momento. Ma sul fronte immigrazione, ormai lo sappiamo tutti, occorre stare sul chi va là. Posso solo assicurare che il mio impegno sarà massimo per fare rispettare quando stabilito e messo nero su bianco nei mesi scorsi.
N.B.