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Santorso. Visione, tecnologia e innovazione: riapre il Parco Rossi

Un parco accessibile, multimediale e multimodale, dove storia e innovazione si incontrano e le visite sono guidate da app.

Il Parco Rossi di Santorso, nuovo di zecca e fresco di rinnovamento, sarà inaugurato domenica 8 maggio alle 18, proiettando nel futuro e nella tecnologia moderna il sogno del suo inventore Alessandro Rossi e del progettista Antonio Caregaro Negrin.

Nato tra il 1865 e il 1884, il Parco Rossi riapre oggi rinnovato, con un sistema di visita user-friendly all’avanguardia e altamente fruibile in autonomia e in sicurezza. L’intervento è stato possibile grazie a un progetto dell’amministrazione comunale co-finanziato da Regione Veneto nell’ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (Fsc) che ha previsto interventi di carattere strutturale (la realizzazione di un percorso accessibile e illuminato) e culturale (la realizzazione di contenuti multimediali che guideranno il visitatore alla scoperta del parco).

220mila euro per far sì che Parco Rossi fosse pronto a svelare la sua natura, la sua storia e i suoi segreti, mettendosi in scena con una modalità innovativa e poetica. Un vero e proprio viaggio narrativo multisensoriale in diciannove tappe, integrato con un sistema di comunicazione accessibile e progettato secondo i principi del ‘design for all’, per un’esperienza adatta a tutti, bambini, adulti, anziani, stranieri e persone con disabilità motoria e sensoriale.

Un’esperienza insieme visiva, tattile e uditiva. E’ possibile percorrere i sentieri con ruote o a piedi, grazie ad un intervento infrastrutturale che ha reso il parco accessibile, nei limiti e nel rispetto del sito, assicurando una mobilità agevole e in sicurezza. Così si potrà trovare sempre la modalità giusta per le proprie esigenze, e vivere un’esperienza inedita che farà emergere l’anima di questo giardino storico, dallo stile eclettico, dove antico e moderno si fondono.

Sarà suffciente portare con sé uno smartphone o un tablet (meglio se con carica-batterie o power bank), un paio di auricolari, scaricare la App dal sito www.ubiika.com/app  connettendosi alla rete wifi gratuita. E poi, lasciarsi guidare da Arac, il bestiolino fantastico che accompagnerà tutte le tappe come una bussola. In alternativa, solo nella giornata di inaugurazione, sarà possibile partecipare alle visite guidate che si terranno ogni 30 minuti, utilizzando le cuffie wireless disponibili sul posto.

Sono due le opzioni di visita del nuovo Parco Rossi. ‘Filo d’Arianna’ è un sentiero sicuro e accessibile a tutti, che assicura magia e comfort, mentre ‘Labirinto’ è un percorso a tratti sicuro e a tratti sconnesso, per esplorare, perdersi e ritrovarsi.

Parco Rossi è un giardino romantico che si trova alle pendici del monte Summano. È l’elemento cardine di un sistema complesso che comprende la villa con relativo parco, a monte e il podere modello, a valle. Fondato da Alessandro Rossi e progettato dall’architetto Antonio Caregaro Negrin tra il 1865 e il 1884, è tra i principali esempi di ‘parco paesista’ del nord Italia. Già dall’ingresso si viene accolti da una visione del laghetto circondato da una serie imponente di piante secolari ed esotiche, che creano un ambiente magico e fantastico. Proseguendo, si incontrano tutti gli elementi tipici del giardino ottocentesco: vialetti sinuosi, architetture rustiche, evocazioni archeologiche, giochi d’acqua, masse arboree esotiche e autoctone, composte con spettacolare maestria, per creare un insieme pittoresco in grado di affascinare e di stupire.

Il percorso si compone di diciannove racconti audio tematici, storia, acqua e alberi, che accompagnano l’esplorazione del parco sotto forma di una guida multimediale fruibile con smarthphone o tablet. In prossimità di ogni tappa si riceveranno sul proprio dispositivo i relativi contenuti: sarà sufficiente premere play per ascoltare i racconti e vedere i video. Il tutto è reso possibile grazie ad un sistema tecnologico di bluetooth beacon disseminati lungo il percorso e una app disponibile in italiano, inglese e Lis (Lingua dei segni italiana). Mescolando il tutto, si ottiene un viaggio a tappe fatto di racconti che sussurrano storie, come ad esempio quella del taxodium, una particolare specie di alberi che inviteranno il visitatore ad ascoltarli e ad esplorarli con le mani, oppure il laghetto, l’elemento chiave del parco, che ne raccoglie le acque e svelerà come scolpire un paesaggio, o ancora quella di Alessandro Rossi, l’imprenditore a capo della più importante industria laniera dell’epoca, giovane e visionario.

Gli interventi all’interno del Parco Rossi sono stati progettati e coordinati dall’architetto Renzo Priante, il progetto drammaturgico è stato realizzato da La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale, mentre la comunicazione multisensoriale è stata curata da Make It Easy – Progettazione per l’accessibilità.

Per informazioni sull’evento contattare l’Uffcio Cultura del Comune di Santorso al numero telefonico 0445 649510.

L’ingresso è libero e l’iniziativa si terrà anche in caso di pioggia.