Il primo progetto avviato dal nuovo Direttore generale dell’Ulss 4 Daniela Carraro ha coinvolto il Servizio di Psicologia Clinica Ospedaliera, coordinato da Emilia Laugelli, e il Personale del Pronto Soccorso, diretto da Aldo Dibello.
“Pronta Salute” redatto dalla Laugelli, Responsabile del Servizio di Psicologia Clinica Ospedaliera,è molto articolato e si è sviluppato dopo un’attenta osservazione delle problematiche emerse nell’attività quotidiana del Pronto Soccorso.La funzione dello psicologo, presente dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15, è quella di affiancare i pazienti e i loro familiari nei percorsi difficili, sia per prevenire situazioni di eventuale difficoltà, che per informare ed accompagnare la comunicazione nel percorso sanitario.L’attività è assicuratada cinque Psicologhe che, a turno, affiancano gli operatori sanitari ed accolgono i pazienti in difficoltà.
Lo psicologo, ad ogni inizio turno, e ripetutamente durante la giornata, si presenta agli utenti che sostano nella sala d’attesa, offrendo la disponibilità alle informazioni, all’accompagnamento e alla consulenza psicologica. Dopo la presentazione si muove e rimane visibile nella zona del triage infermieristico, nelle aree verde e gialla e, quando viene richiesto, nell’ambulatorio del triage medico. L’ambulatorio dei codici rossi è frequentato quando la situazione ne richiede la compartecipazione.
Gli interventi offerti a pazienti e/o loro accompagnatori, senza distinzione di patologia, sesso ed età, è avvenuta attraverso richiesta dell’utente stesso, su segnalazione dell’operatore di Pronto Soccorso oppure direttamente dallo psicologo e hanno interessato maggiormente le ore centrali della giornata, dalle 10 alle 14.
Dei 352 interventi effettuati, in 117 casi lo psicologo si è fatto da tramite tra pazienti /familiari e operatori su tempi d’attesa e collocazione dei pazienti e in 103 occasioni sono state fornite indicazionisul funzionamento del Pronto Soccorso e sui percorsi sanitari. Lo psicologo è intervenuto ben 51 volte per ascoltare e sostenere psicologicamente l’utente, affiancandolo nei momenti di attesa e anticipando le fasi successive, anche con un colloquio personalizzato mirato al controllo dell’ansia; 40 interventi hanno riguardato il sostegno ai familiari, per supportarli sia nella comunicazione della diagnosi che per l’eventuale decesso o eventi particolarmente significativi e drammatici. In 41 casi sono stati gli operatori del Pronto Soccorso a chiedere aiuto allo psicologo, soprattutto inmomenti particolarmente drammatici.
Su richiesta di Aldo Dibello, direttore del Pronto Soccorso, il servizio è stato esteso, su chiamata, anche agli utenti e agli operatori della Sala Gessi.
I cittadini hanno trovato in questi giorni ritinteggiata la sala d’attesa e, nel bagno riservato agli utenti, sostituite alcune piastrelle danneggiate.
“Questa attività è sperimentale e variabile negli orari ed eventualmente nelle giornate. Ascolteremo attentamente le richieste dei cittadini e degli operatori”, nota il Direttore Generale Daniela Carraro.
“L’iniziativa – afferma Aldo Dibello, – è uno dei primi interventi concreti volti a facilitare l’accoglienza e la relazione tra pazienti, familiari e operatori.”Lorena Testolin, Coordinatore del Pronto Soccorso, conclude “Con l’attivazione del Progetto Pronta Salute stiamo facendo un buon lavoro, che migliorerà la comunicazione con gli utenti e tra operatori”.