Al via la bonifica dell’amianto a Santorso. Dalla regione è infatti in arrivo un finanziamento per le messa in sicurezza di ospedali e case di cura che includono amianto nella loro struttura.
L’azione ambientale promossa a Venezia vale 500mila euro e coinvolge gli edifici pubblici di 33 comuni veneti di cui solo Santorso nell’area dell’Alto Vicentino.
L’amianto è stato utilizzato in diversi campi (dall’edilizia all’industria ai trasporti) e in oltre 3000 prodotti diversi fino agli anni ’90. Accertata la pericolosità ne è stata decisa la completa dismissione e dal 1994 non sono più prodotti e commercializzati materiali con amianto. Per mettere in sicurezza gli ambienti in primo luogo è necessario sapere con precisione dove si trova e poi intervenire in maniera adeguata.
L’azione ambientale a sostegno degli interventi di bonifica dall’amianto in Veneto è stata illustrata oggi a Palazzo Balbi a Venezia da Maurizio Conte, assessore regionale alle Politiche Ambientali, insieme alla presidente di Anci Veneto Maria Rosa Pavanello e al direttore Dario Menara, al direttore generale dell’Agenzia regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto Carlo Emanuele Pepe, al responsabile del Centro Regionale sull’mianto (Cra) istituito presso la sezione Arpav di Verona, Claudio Martinelli, e al dirigente regionale della sezione coordinamento delle attività operative per l’ambiente Luigi Masia.
Con un provvedimento del 2012 la Regione ha avviato il progetto di realizzazione di una banca dati informatizzata degli edifici adibiti a scuole pubbliche e private e degli edifici pubblici aperti al pubblico di Comuni e Province interessati dalla presenza di amianto. La mappatura è stata affidata all’Arpav. L’assessore Conte ha sottolineato che nel nuovo piano per i rifiuti, in discussione in consiglio regionale, viene affrontata anche la questione dello smaltimento dell’amianto che attualmente come tipologia di rifiuto trova collocazione solo fuori regione e questo rappresenta un ulteriore costo.
L’assessore ha spiegato che i 500 mila euro sono una parte dei fondi disponibili nei capitoli del bilancio regionale per l’ambiente che si è voluto destinare a interventi di bonifica delle scuole ed edifici pubblici, auspicando che nell’ambito del prossimo bilancio regionale siano rese disponibili altre risorse o sia creato un apposito fondo di rotazione in grado di sostenere interventi sul territorio. Il contribuito per lo smaltimento andrà a 33 comuni che ne hanno fatto richiesta, tramite l’Anci Veneto.
“I comuni a cui è assegnato il finanziamento non sono grandi – ha commentato Maria Rosa Pavanello – per cui alla fine si tratta per ognuno di un sostegno economico importante”.
Claudio Martinelli, responsabile del Cra, ha fatto presente che l’operazione di censimento proseguirà, ampliando la tipologia delle strutture oggetto di indagine. Sono in fase di acquisizione circa 600 schede elaborate da Spisal ed Asl sugli ambienti di lavoro. “E’ importante – ha spiegato – che ci sia in tutti, pubblico e privato, la necessaria consapevolezza del problema. E’ meglio sapere che c’è presenza di amianto e intervenire piuttosto che non sapere o non attivarsi per capire se il rischio c’è”.