Un battesimo ricco di dettagli tecnici, curiosità e polemiche per il progetto della nuova sala polifunzionale di Breganze, tenuto dalla giunta Campana nell’incontro a porte aperte che si è svolto poche sere fa nell’aula magna della scuola elementare del paese.
A far gli onori di casa il sindaco Piera Campana e l’assessore ai lavori pubblici Sebastiano Silvestri che hanno ribadito la bontà del loro progetto volto a creare un nuovo punto di aggregazione per l’intera comunità di Breganze, seppur a uso prevalente per le scuole del centro, oltre la possibilità di poter utilizzare l’avanzo di amministrazione svincolato dal Patto di Stabilità a fine novembre 2015 e che a Breganze ammonta a 1,3 milioni di euro. Se non verrà utilizzato entro la fine di quest’anno verrà nuovamente ‘congelato’, da qua la scelta della giunta Campana di investire 1,2 milioni di euro per un’idea già compresa nella propria lista civica ‘Breganze Attiva’.
Nel corso dell’incontro subito è stata ceduta la parola ai professionisti incaricati alla progettazione che, con dovizia di spiegazioni tecniche e slide, hanno mostrato come avverrà la riqualificazione degli ex magazzini comunali una volta completamente demoliti, lasciando il posto al fabbricato che aspirerà ad ospitare non solo eventi legati principalmente alle attività scolastiche, ma che sarà a disposizione per le attività proposte dalle associazioni di volontariato del territorio nonché per attività comunali proposte ai cittadini.
Un edificio che, tout cour, si presterà da sala da ballo a camera ardente per i funerali civili e, col gioco del togli e metti i seggiolini di platea, da auditorium per concerti e conferenze a teatro per rappresentazioni.
Un insieme di idee e progetti racchiusi nei complessivi 300 mq che daranno posto per il palco e circa 250 posti a sedere, pensata e progettata in funzione del minor impatto ambientale, sfruttando quanto più può riciclare nella funzione degli impianti e utilizzando fonti rinnovabili.
Una scelta che però in seno all’amministrazione comunale ha creato una spaccatura, con preoccupazioni e dubbi espresse anche nell’incontro pubblico di pochi giorni fa a cui ha dato voce il consigliere comunale Graziano Rigon: “Questa sala era davvero una priorità per tutti i cittadini di Breganze?”, priorità che secondo i gruppi di opposizione andava, e ancora va, decisa dai cittadini e per questo hanno avviato una raccolta firme per ottenere la convocazione di un referendum affinché ogni singolo breganzese abbia la possibilità di esprimersi in merito alla costruzione della sala polifunzionale. Iniziativa che il sindaco Campana rimanda al prossimo consiglio comunale commentando: “In coscienza mi sento serena perché consultazioni di questo genere si fanno quando non si hanno idee”. Dichiarazione che non ha smussato lo scontento dell’opposizione che ha sottolineato che se una sala di questo genere, e con scopo prevalente scolastico, doveva sorgere il più vicino possibile alle scuole.
Partecipazione anche del pubblico che hanno impegnato i tecnici della progettazione, chiedendo lumi e scendendo fin nei dettagli in merito alle scelte progettuali, sia per quanto concerne la struttura, per l’impiantistica, i costi di gestione, rilevando criticità sulla fermata che sarà posizionata proprio di fronte l’ingresso della sala e obiettando sull’estetica finale del fabbricato che poco si lega con la vicinissima Casa degli Alpini.
Nel frattempo è partito il countdown per l’amministrazione comunale di Breganze: l’appalto dei lavori va fatto entro dicembre 2017, altrimenti addio non solo al sogno della giunta ma anche ai soldi dell’avanzo se non verranno impiegati in altri lavori.
Paola Viero