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Riforma sanitaria e Ulss: Sindaci in coro:”Bassano non può prevalere. Le eccellenze non si toccano”

Quanto dichiarato nei giorni scorsi dal governatore del Veneto Luca Zaia non è piaciuto ai sindaci dell’Alto Vicentino e ieri, nella riunione dell’esecutivo della Conferenza, hanno chiesto rassicurazioni e chiarimenti al Dg Giorgio Roberti.

Una tranquillità che il direttore generale ha voluto dare ai sei primi cittadini e al presidente Robertino Cappozzo, garantendo che le eccellenze di Santorso non saranno toccate.

Niente ospedale hub a Bassano quindi, e niente Ulss 3 destinata a prevalere. Questo era quanto Zaia aveva dichiarato nei giorni scorsi e le sue parole sembravano essere rafforzate ieri dai fatti, quando il governatore è andato in visita al San Bassiano ‘scortato’ da Renzo Rosso (patron della Diesel) e da altri grandi imprenditori del bassanese, che avevano promesso importanti investimenti nell’ospedale di Bassano per i prossimi 5 anni. Bassano che surclassa Santorso quindi? Pare proprio di no, tanto che Luca Zaia ci ha anche tenuto a specificare che non c’è nessuna direttiva politica a tale proposito.

Ma nell’Alto Vicentino le sue parole non tranquillizzano del tutto, con il dg Roberti che collabora fianco a fianco con i sindaci e i primi cittadini decisi a far valere l’eccellenza dell’Ulss 4 e a puntare i piedi affinchè le esigenze politiche non prevalgano sul buon senso.

“E’ fondamentale il nostro coinvolgimento nella riforma sanitaria – ha commentato Cappozzo – Finora siamo agli inizi, ma le cose serie devono ancora iniziare. I commenti di Zaia erano di circostanza e oggi già ha piuntualizzato che non ci sono spinte politiche che puntano a favorire Bassano. Inoltre, se fossimo stati sotto Vicenza nessuno avrebbe avuto da ridire. Le altre Ulss hanno un indotto di circa 900mila utenti, il nostro 370mila: è già un successo. Sicuramente qualcosa cambierà con l’aggregazione delle due Ulss, ma nessuno toccherà le nostre eccellenze. Ci sarà un’unificazione di tipo burocratico e amministrativo ma questo non avrà nessuna ripercussione per i cittadini. Comunque sia chiaro – ha concluso – senza di noi la Ulss bassanese non esisterebbe, pertanto non c’è ragione di temere: o ci sarà collaborazione o non se ne farà nulla”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Giovanni Casarotto, sindaco di Thiene, che si dice preoccupato ma rassicurato dalla grande collaborazione tra sindaci e dg. “Ho preteso di avere spiegazioni direttamente dal direttore Giorgio Roberti e ammetto di essere stato molto deciso nei toni – ha spiegato Casarotto – Sono convinto che i cittadini possono stare tranquilli per quanto riguarda il loro approccio alla sanità. La nostra Ulss è ottima e non subirà declassamenti”.

Anche Valter Orsi, sindaco di Schio, è in sintonia con il presidente della Conferenza dei sindaci e i suoi colleghi primi cittadini, anche se di sua iniziativa ha inviato a Luca Zaia e all’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto una lettera.

“Zaia ha parlato sull’onda della necessità di dare risposte politiche – ha sottolineato Orsi – ma pare non essere cosciente del tutto della sensazione. Per individuare un ospedale hub servono dati clinici e diagnostici specifici e specializzazioni”.

Orsi è stato molto diretto nella sua richiesta di spedizioni a Zaia e Coletto e non ha lesinato critiche all’ospedale di Santorso. “Ho sottolineato che a causa del project financing l’ospedale dell’Ulss 4 costerà intorno ai 400milioni di euro, praticamente il doppio di un ospedale normale. L’investimento era stato fatto per realizzare un’eccellenza, che però ora è data solo da personale medico e infermieristico. Se l’investimento della regione era per un’eccellenza, che senso ha avere un hub a Bassano? E’ una presa d’atto che a Santorso non è stata realizzata un’eccellenza? – ha continuato il sindaco di Schio – E poi voglio sapere i criteri tecnici che hanno portato il governatore a fare le dichiarazioni che ha fatto. La struttura di Santorso sappiamo che ha problemi, come le vetrate e la loro messa in sicurezza, con tanto di pensilina installata per proteggere gli utenti nel caso dovesse crollare, argomento dimostrato dagli atti. Ora, se l’Ulss 4 non fosse in grado di offrire ai cittadini il servizio migliore, loro si rivolgerebbero ad altre Ulss, gravando la nostra di ulteriori costi, oppure andrebbero in privato. In ogni caso – ha concluso Orsi – io sono tranquillo e convinto che la collaborazione ci permetterà di ottenere buoni risultati. In ogni caso noi sindaci non abbasseremo mai la guardia”.

Anna Bianchini