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Posina. Cecchellero porta in consiglio formaggio e salame locali. Nel mirino ‘Il Posina’

Ha distribuito sui banchi del consiglio comunale formaggi, salame, soppressa e gnocchi confezionati che portano sull’etichetta il marchio ‘Posina’. In questo modo così colorito il sindaco di Posina Andrea Cecchellero ha voluto accendere i riflettori su come sia assolutamente necessario per un piccolo paese come il suo, che vive di turismo e di promozione dei prodotti tipici, salvaguardare il ‘buon nome’ del posto e avere la certezza che tutti quei prodotti che utilizzano il nome del paese facciano veramente uso di ingredienti provenienti dal territorio.

 

‘Ci deve essere trasparenza – ha detto Cecchellero in consiglio – per quanto riguarda la produzione di prodotti che si fregiano del marchio ‘Posina’, in modo che i consumatori non vengano indotti in errore. L’Asiago, per fare un esempio, ha un disciplinare chiaro che viene rispettato da tutti i suoi produttori’.

 

Proprio per questo era stato approvato nel maggio del 2013 un regolamento che ha definito le caratteristiche e la procedura per ottenere il marchio collettivo ‘prodotto della Val Posina’, con l’intenzione di dare uniformità a tutti quei prodotti che porteranno il nome del paese in tutta Italia.

 

Agli atti del comune risulta però, osserva il primo cittadino, che un privato abbia registrato nel 2011 due marchi utilizzando il nome di Posina, e cioè ‘Il Posina formaggio lavorato con solo latte crudo’ e ‘Salumi della Valle verde caseificio di Posina’. ‘Questi marchi – ha spiegato il sindaco – consentono che il nome di Posina venga monopolizzato da un singolo imprenditore, visto che il produttore non si è sottoposto al marchio ‘prodotto della Val Posina’, per cui la commissione costituita da consiglieri comunali ed esperti del settore non ha competenza a valutare la provenienza dei prodotti, e ciò va contro il pubblico interesse di tutta la comunità. Abbiamo interpellato il produttore – ha specificato Cecchellero – e gli abbiamo chiesto di entrare a far parte del marchio collettivo, ma ci ha risposto che non gli interessa. Mi chiedo: perché?’.

 

Siamo andati a chiederlo proprio ad Antonio Sandonà, titolare del supermercato TuoDì di Arsiero, che da qualche anno ha messo sul mercato il noto formaggio Posina. ‘Io non ho nulla contro la promozione dei prodotti che sta portando avanti l’amministrazione di Posina – ha commentato Sandonà – e non vedo perché loro dovrebbero avercela con me. Il mio è un prodotto d’eccellenza, fatto con il latte crudo che acquisto dal caseificio di Posina. Non vado contro nessuno, ma non ho intenzione di privarmi del mio marchio, che tra l’altro risale a 3 anni prima del loro. Non voglio fare nessuna polemica, ma io vado avanti per la mia strada’.

 

Marta Boriero