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Piovene. Ubaldo il Gallo è morto. Arriva Ubaldo Junior a raccogliere le minacce dei vicini

Ve lo ricordate Ubaldo il Gallo, quel galletto che nel luglio dello scorso anno si ‘aprì’ un profilo facebook tutto suo per chiedere aiuto contro le minacce di morte dei vicini? Il suo canto accorato e troppo mattiniero aveva esasperato alcuni abitanti di Via Belvedere a Piovene Rocchette, che con una lettera anonima ai proprietari del pennuto avevano minacciato di avvelenarlo assieme agli altri abitanti del pollaio.

 

Purtroppo, se n’è andato da qualche tempo. Di morte naturale, ci tengono a precisare i padroni. Ma a raccogliere la sua eredità morale, ed anche le ire dei vicini, è arrivato Ubaldo Junior che, fresco di gioventù, ha osato sfidare la sorte, sprezzante del pericolo incombente in virtù, crediamo, del suo variopinto piumaggio.

 

Stanchi di questo ‘canto straziante’, i vicini di casa hanno ripreso le ostilità e inviato pochi giorni fa un’altra lettera anonima ai proprietari del gallo. Non si tratta ancora di guerra aperta, gli anonimi hanno tentato quasi di patteggiare una tregua con un ‘veniamoci incontro’, ma i proprietari del giovane Ubaldo sono corsi ai ripari appellandosi di nuovo in facebook a tutti gli amanti degli animali, che lo scorso anno gli hanno sostenuti non poco con messaggi di solidarietà: ‘Siamo in regola al 100%’, dicono con fermezza.

 

‘Nei giorni lavorativi – recita ancora il post – apriamo il pollaio alle 8, certo, ci sembra alquanto ragionevole. Abbiamo poi un giardino di più di 1000 metri quadri e quindi il pollaio è posto lontano dalle case dei vicini’. E al vicinato infastidito: ‘Che la prossima volta suonino il campanello e ci dicano quello che devono dirci a viso aperto, che allora sì potremmo considerare l’idea di ‘venirci incontro’. Molti altri vicini si sono schierati apertamente dalla nostra parte e nessuno ci ha mai confermato i fastidi. Dagli animali abbiamo tanto da imparare – conclude il post – vi chiediamo di darci una vostra opinione in merito, di condividere se la pensate come noi e aggiungere agli amici Ubaldo Il Gallo per sostenerci’.

 

 

Marta Boriero