Se per i vicentini cominciano a stringersi i tempi per analizzare le acque dei propri pozzi, pagandosele di tasca propria, non hanno perso tempo i laboratori a infilare la strada del business, proponendo offerte anche sui social network.
Un’ordinanza urgente di Achille Variati, sindaco di Vicenza, impone infatti l’obbligo di eseguire le analisi entro il 17 giugno. Sarà il proprietario del pozzo a farsi carico della verifica dei valori dei parametri delle sostanze perfluoroalchiliche nell’acqua, che successivamente andranno trasmesse entro trenta giorni all’Ulss 6 di Vicenza.
Visto che attualmente dalle casse pubbliche non escono un soldo per rifondere le spese delle analisi, i cittadini che dovranno sostenere i costi di tasca propria dovranno rivolgersi a un laboratorio chimico cui affidare l’incombenza. I costi partono da 170 euro, se sfruttano la convenzione che il comune di Vicenza ha siglato con AV Spa, per poi arrivare ai 220 euro se si incarica un laboratorio analisi di fiducia.
Sono pochi o sono tanti? Sono comunque ingiusti, stando a chi tocca metter mano al portafoglio. E i 15 euro di sconto proposti in un’offerta su un noto social network, rischiano paradossalmente di rendere ancora meno sopportabile il costo. Talmente ‘ingiusti’ che andranno sostenuti una volta all’anno dai proprietari delle aziende zootecniche e due volte all’anno dai cittadini privati.
Paola Viero