I Pfas assumono sempre più le sembianze di una pallina da ping pong, rimbalzata  puntualmente all’avversario. Non perdono tempo a rispondersi i due zoccoli duri della Regione, da una parte la giunta che scarica decisioni e responsabilità sul caso Pfas  allo Stato, dall’altra i consiglieri regionali, coi grillini in prima linea, che attaccano duramente la mancata presa posizione di Zaia.

L’acqua veneta contaminata da Pfas non solo mette a rischio direttamente la salute di più di 300 mila veneti sparsi tra le province di Vicenza, Verona e Padova, ma arriva alla gola della politica regionale divisa su due fronti opposti in merito alle responsabilità da addebitare a chi a causato questo disastro ambientale di valenza europea per la sua portata.

Il lato del fronte della giunta regionale rimanda al mittente ogni addebito e lo fa personalmente l’assessore Bottacin nei confronti dei consiglieri regionali del M5S che imputano alla Regione un mancato intervento nei confronti della Miteni, ritenendola responsabile dell’inquinamento che la Regione stessa doveva bloccarne la produzione obbligandola alla bonifica dell’area interessata “Ma se davvero ciò fosse possibile, per quale motivo non lo avremmo fatto? – chiede l’assessore Bottacin – La verità è che quel rimpallo di competenze di cui parlano i consiglieri pentastellati non esiste e non perché lo dico io, ma perché lo ha sentenziato chiaramente l’Organizzazione Mondiale della Sanità”

I vari j’accuse dei fronti politici non si risparmiano  “Non basta che la vicenda dell’inquinamento da Pfas abbia dei lati oscuri e non certo per responsabilità della Regione – commenta Bottacin –  Ora ci si mettono anche i colleghi del M5S con le loro idee un tantino confuse sulle nostre competenze e sui reali margini di manovra per porre rimedio a questa delicata situazione. Da tempo invochiamo che lo Stato si decida ad adempiere a una sua prerogativa e in merito alla chiusura della Miteni  il procuratore capo di Vicenza ha detto che non essendo fissato un limite, non ci sono superamenti illeciti e quindi non c’è reato. E’ lo Stato, ribadisco, che non facendo la sua parte”.

Dura la replica dell’on. Silvia Benedetti  portavoce per il M5S in commissione agricoltura “Centinaia di migliaia di persone si trovano coinvolte nella drammatica vicenda della contaminazione da Pfas rischiando la propria salute mentre Stato e Regione Veneto continuano a giocare a rimpiattino scaricandosi a vicenda la responsabilità. E’ uno spettacolo inguardabile che, al netto di ogni ulteriore considerazione sul piano giuridico e delle reali competenze di ciascuno, dimostra in che mani siamo e di che pasta è fatta la classe politica che ci governa”.

Ma non si limita solo a questo la Benedetti e bacchetta la giunta “ Se è vero che Zaia e la sua maggioranza reclamano una norma a riguardo, non riconoscendo che fosse di loro competenza intervenire in maniera adeguata con una azione di bonifica, perché non hanno fatto e non fanno pressione a livello nazionale affinché la legge da noi depositata  venga approvata? – continua la Benedetti – Zaia si faccia promotore di una iniziativa in tal senso, se davvero vuole dallo Stato una legge che ponga fine all’uso dei Pfas”

Paola Viero

 

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia