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Pedemontana Veneta. Finozzi: ‘Per sbloccare l’opera, unica soluzione possibile. Non si toccheranno redditi bassi’

“ Quanto il nostro presidente Luca Zaia ha proposto per l’avanzamento dei lavori di un’opera così importante come la Pedemontana, è una scelta obbligata sulla quale si deve trovare una soluzione ragionevole”. Esordisce così il Consigliere regionale della Lega Nord Marino Finozzi, che interviene su quanto proposto ieri in Consiglio regionale dal Governatore del Veneto.

“Voglio ricordare – prosegue il consigliere del carroccio – che di Pedemontana se ne parla da una trentina d’anni e adesso l’opera deve vedere il completamento, per poter diventare quell’importante autostrada statale in grado di collegare in maniera snella tutta la regione.” Marino Finozzi, nel suo intervento, traccia anche un bilancio che parla di risparmio.
“Trovo che la scelta del Presidente sia una scelta responsabile che se analizzata in maniera approfondita ci fa capire come si possa risparmiare del denaro. Unica tranche da parte delle casse regionali di 300milioni di euro per la Società appaltatrice, anziché 532milioni in 15 anni, con un risparmio di ben 232milioni. Quanto verrà erogato servirà non solo a far ripartire l’attività di proseguimento della Pedemontana ma anche a pagare le nostre ditte venete subappaltatrici ed il saldo per gli espropri che attendono di essere onorati”.
E’ sempre Finozzi ad affrontare la questione dell’Irpef ed i veneti soggetti a tale imposta.
“In questi giorni qualcuno ha detto che il nostro governatore Zaia chiede ai veneti di mettere mano al portafogli e di pagare per questa grande opera. A questo proposito voglio specificare un dato importante: i veneti soggetti ad Irpef sono 2.668.000 ma soltanto 120.000 saranno quelli chiamati a contribuire. Non verranno toccati i redditi bassi, le famiglie numerose o con disabili ma soltanto i redditi più alti.”
Finozzi conclude “Avremmo potuto lasciare l’opera così come sta in questo momento: uno scenario inutile ed abbandonato, un cantiere perennemente aperto con il rischio di perdere anche quello che finora è stato fatto. Quanto proposto sarà forse un impegno impopolare ma assolutamente necessario, affinché non si dica che le cose vengono lasciate a metà ma che la Pedemontana possa davvero essere completamente realizzata e dare quei frutti che tutti noi attendiamo per un’ auspicata ripresa dell’economia e della nostra regione.”