“La raccolta rifiuti con sistema porta a porta spinto è fallita e i cittadini portano le immondizie a Thiene”. Lo dice senza giri di parole il gruppo di opposizione ‘Noi di Marano’, che non voleva il nuovo sistema di smaltimento rifiuti proposto dall’amministrazione del sindaco Piera Moro e ora traccia il bilancio di come stanno andando le cose.
Bilancio che, pure questo, è in opposizione con quanto dichiarato dalla maggioranza, che proprio l’altra sera, in occasione dell’inaugurazione della Mostra dell’Artigianato, ha espresso soddisfazione per i risultati arrivati e le aspettative per il prossimo futuro seguendo il sistema ‘porta a porta spinto’.
Numeri che registrano efficienza del nuovo regolamento, ma che secondo la minoranza invece nascondono ben altre verità.
“La raccolta della differenziata nel comune di Marano è crollata in tutti i sensi – spiegano da Noi di Marano – Dal secco, alla carta, alla plastica e al vetro. Questo vuol dire che parecchi maranesi esercitano la gestione dei propri rifiuti, pur pagando la tasse di raccolta, in maniera opposta alle indicazioni/imposizioni dell’Amministrazione. Resta da capire (e non sappiamo se qualcuno della giunta se lo sia mai chiesto) dove va a finire questa massa imponente di materiale. Probabilmente esce dai confini di Marano e viene depositata nei cassonetti dei comuni limitrofi”.
Secondo l’opposizione diMarano, sarebbe quindi questo il motivo che ha portato l’amministrazione comunale di Thiene a togliere le isole ecologiche posizionate nelle strade di accesso tra Thiene e Marano.
“Mentre l’amministrazione comunale continua a dirci che il porta a porta spinto è la soluzione a tutte le problematiche della raccolta dei rifiuti, il comune di Thiene si trova costretto a fronteggiare tutti i giorni i nostri concittadini, che non possono permettersi di tenere per almeno quindici giorni in casa i propri rifiuti – spiegano da Noi di Marano – Dai contenitori in plastica e cartone unti di alimenti, che soprattutto in estate non possono essere tenuti all’interno delle abitazioni, al rifiuto secco che è vietato conferire una volta alla settimana, in quanto i famosi sacchi con il chip (a riconoscimento
personale dal costo di 1,60 euro cadauno) vengono forniti solamente per venticinque conferimenti l’anno (quindi uno ogni due settimane). L’assessore Andrea Zorzan, dell’amministrazione thienese, non ha dubbi e punta il dito contro gli abitanti di Marano, che a più riprese, sono stati accusati di portare i loro rifiuti a Thiene – continuano dall’opposizione comunale – Quindi, la soluzione adottata per cercare di arginare questo flusso di persone, che non si adattano alla differenziata modello-Marano e stanno invadendo i comuni limitrofi, è stata di togliere le isole ecologiche poste ai confini con il nostro comune. Via l’eco stazione del rione Cappuccini, in via Braghettone, e anche quella di Via Padre Leopoldo, con evidenti disservizi per gli abitanti di Thiene che in quelle strade abitano e vi pagano le tasse. Naturalmente nessun commento, o giustificazione, da parte della nostra amministrazione comunale – concludono da Noi di Marano – Evidentemente, sapendo che le accuse corrispondono alla verità, preferisce tacere e adeguarsi al vecchio detto chi tace acconsente”.
A.B.