Tutti d’accordo nel proseguire con maggiore impegno il cammino di potenziamento del rapporto tra ospedale di Santorso e territorio. È quanto emerso dal convegno di stamattina nell’Aula magna dell’ex ospedale Boldrini di Thiene, organizzato dal Sindacato Medici Italiani, l’unico presente in tutti i settori medici, per dare voce alle necessità e ai bisogni della categoria e presentare alle autorità le loro richieste.
Gian Pietro Piazza, medico di famiglia e segretario regionale del sindacato, ha aperto la tavola rotonda con un forte invito a passare da “un atteggiamento difensivo a quello di governare il cambiamento che sta avvenendo in questo momento”. Il “modello Santorso – ha confermato – è quello giusto. Nonostante ci siano ancora tante lamentele il progetto ha il suo valore e dobbiamo comprendere la difficoltà naturale di unire due strutture a tempo di record”.
Diversi i relatori e il saluto del sindaco di Thiene, Gianni Casarotto, ha voluto dare uno slancio alla “collaborazione tra struttura e territorio” e spingere alla “utilizzazione degli spazi del Boldrini così da non perdere ulteriore tempo, per questo attendiamo presto il trasloco degli uffici dall’attuale edificio del Podreca a questo storico luogo”. Anche Alberto Toldo, presidente della conferenza dei sindaci dell’alto vicentino, ha sottolineato “la barra ferma sullo sviluppo territoriale. Da qui non ci muoviamo – ha detto il presidente della conferenza – È un punto fermo assoluto. Bisogna sviluppare il territorio”. In particolare ha voluto mettere l’accento sulle case di riposo, che con 200 posti letto, sono un punto fondamentale e anche complesso della gestione del territorio.
Le parole più attese sono state quelle del segretario regionale per la sanità e il sociale, Domenico Mantoan, che ha elogiato il modello sanitario Veneto “preso ad esempio anche dal sistema nazionale e dal ministro della sanità Balduzzi, e quello dell’Usl 4 è quello che ha fatto da capofila e da traino”. Il segretario regionale ha sottolineato come la regione ha investito “10 milioni di Euro sul fascicolo socio-sanitario, sulla informatizzazione e scambio di dati. Noi, rispetto ad altre regioni, abbiamo rispettato e valorizzato le caratteristiche dei singoli territori, senza centralizzare tutto, ma facendo in modo che tutte le usll possano dialogare. Ed in questo la tecnologia moderna ci sta aiutando molto”. La strada per i miglioramenti deve portare soprattutto “a maggiori investimenti di risorse economiche ed umane alla continuità assistenziale territoriale”. I tempi di oggi “sono difficili – ha precisato Padoan – ma dobbiamo capire che sono finiti i tempi per cui si da tutto a tutti. nonostante fino al 2015 lo Stato no ci darà neppure un euro noi continuiamo a dare ai cittadini gli stessi eccellenti servizi. La vera sfida anche nella sanità è efficientare le risorse e le strutture”.
Michele Trabucco