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Marano. Telecamere a tutela di sicurezza e decoro. L’opposizione presenta mozione al Comune

Telecamere e videosorveglianza in nome di sicurezza e decoro. La richiesta arriva all’amministrazione comunale dal gruppo consigliare di minoranza ‘Noi di marano’ attraverso una mozione che sarà discussa durante il prossimo Consiglio Comunale.

Parchi e aree pubbliche sotto la lente del Grande Fratello, con l’obiettivo di garantire ai cittadini e ai visitatori di Marano la serenità che ognuno vorrebbe avere quando si vive, si passeggia, ci si riposa o si fa shopping in una città.

“Ogni giorno arrivano ai vari gruppi consiliari e agli uffici di competenza numerose segnalazioni riguardanti lo scarso decoro e la poca sicurezza di alcuni parchi e aree pubbliche – recita la mozione – Spesso si sono verificati atti di vandalismo e devastazioni di strutture adibite a gioco per i bambini e altri beni di proprietà pubblica e capita anche che l’estensione delle aree o  l’ubicazione delle stesse scoraggino la loro frequentazione, mancando dei requisiti di sicurezza per mamme, donne e bambini. Il costante aumento degli episodi di criminalità a livello nazionale e locale – continua – hanno inoltre contribuito a ingenerare nei cittadini il timore per la propria sicurezza e incolumità nelle pratiche quotidiane e certamente l’incremento delle forme di vigilanza delle aree urbane avrebbe un positivo impatto sulla sicurezza percepita dai cittadini”.

La richiesta delle telecamere per la videosorveglianza è ritenuta vantaggiosa dall’opposizione in quanto “Marano non è esente  da episodi criminosi di diversa entità, dai danneggiamenti delle aree pubbliche, ai furti nelle abitazioni private o negli esercizi commerciali. Considerato che in molte città l’installazione di aree per la video sorveglianza in parchi e aree pubbliche o nelle zone industriali hanno risolto problemi come danni a fontane, panchine, cestini, giochi – conclude la mozione – le telecamere possono anche  fungere da deterrente  per comportamenti criminosi come lo spaccio di sostanze stupefacenti”.