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Marano. Taglio del nastro per ‘l’Expo degli artigiani’ dell’Altovicentino

È strano parlare di innovazione associandola all’artigianato altovicentino, fatto di tradizioni contadine e tanta fatica fisica. Eppure questa sembra essere diventata la parola chiave che ben rappresenta la 43° edizione della ‘Mostra dell’artigianato Alto Vicentino’ ,  in programma in viale Europa a Marano dal 1° al 4 ottobre. Innovazione che a piccoli passi sta diventando il fiore all’occhiello dei veneti, permettendo a molte aziende di trasformarsi per sopravvivere.

 

Al taglio del nastro nella serata inaugurale di ieri,  il presidente Paolo Tracanzan, accanto al sindaco di Marano Piera Moro, ha ribadito come fotovoltaico e ‘green economy’ sono presenze ormai importanti tra le aziende del nostro territorio, così come le reti di impresa che creano gruppi di lavoro capaci di sostenere le richieste sempre più critiche del mercato.

 

‘L’artigianato – ha detto Tracanzan – è la bandiera che portano i veneti con orgoglio, il motore delle imprese dell’Alto Vicentino. È ingegno, caparbietà e fantasia, è lucidità a vedere lontano. Ormai da 43 anni presentiamo la nostra Mostra con una partecipazione degli espositori sempre costante, il che significa che abbiamo creato una rete di relazioni che si sono consolidate nel tempo’.

 

Anche il pensiero del presidente degli artigiani del mandamento di Schio Nereo Dalla Vecchia è sulla stessa lunghezza d’onda. ‘Se sei innovativo – ha dichiarato – sei più resistente alle difficoltà. Chi non innova ha le ore contate, e questo vale per il piccolo negozio artigiano come per la grande impresa industriale’.

 

Accanto all’iper tecnologico convivono ed hanno nuova vita i prodotti locali, per i quali innovazione significa perfezionare negli anni la propria peculiarità.

 

L’amministrazione di Marano sta avendo un posto in prima fila nel promuovere nuovi prodotti marchiati De.co, premiati a fine serata dal sindaco Piera Moro.

 

Tra questi la sopressa di Zambon, i formaggi dell’azienda agricola Aidi e i ‘parpagnachi’ dei panifici del paese fatti con una ricetta unica, esempio di quella collaborazione che si è saputa creare tra gli artigiani, sinonimo anch’essa di innovazione.

 

 

Marta Boriero