Anche Marano ha detto ‘sì’ all’accoglienza dei profughi nel suo Comune e si prepara ad accoglierne 20.
Il Sindaco Piera Moro ha firmato al Prefetto Eugenio Soldà il ‘Protocollo d’Intesa per l’accoglienza diffusa dei richiedenti asilo e rifugiati nella Provincia di Vicenza’, l’accordo delineato dalla Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 4 Alto Vicentino che prevede l’accoglienza di uno o due profughi ogni mille abitanti di un Comune ospitante, con i primi cittadini ‘a capo’ della gestione dell’accoglienza.
Un gesto di responsabilità secondo l’amministrazione comunale maranese, che ha condiviso il percorso individuato da Franco Balzi, Sindaco di Santorso e Robertino Cappozzo, Sindaco di Lugo e presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 4.
La firma di Antonio Centomo, assessore si Servizi alla Famiglia e delegato di Piera Moro, fa parte di quelle 28 firme che arrivano dai ‘capi’ dei Comuni dell’Alto Vicentino, che hanno deciso di imporre le loro richieste al governo condividendo la responsabilità dell’accoglienza dei profughi in un territorio che, per tradizione, non li vorrebbe nemmeno dipinti, ma che sta invece cominciando a capire che davanti all’emergenza umanitaria e all’imposizione dello stato, è impossibile dire ‘no’.
Meglio quindi fare fronte comune e condividere oneri e onori.
Fino ad oggi, gli immigrati che ricevevano il permesso provvisorio dalla Prefettura, venivano ospitati in luoghi di accoglienza di massa, gestiti nella maggior parte dei casi da cooperative e da privati, senza che i Sindaci potessero intervenire.
Il Comune di Marano, con la sua adesione al protocollo, si rende disponibile ad accogliere venti immigrati, che verranno seguiti attraverso l’impegno condiviso e in stretta collaborazione con la Parrocchia e le associazioni di volontariato che da anni si stanno impegnando sui temi dell’accoglienza e dell’immigrazione.
“Questa progettualita’ è frutto del consolidamento di una rete territoriale che coinvolge Comuni, Enti Locali e volontariato per assicurare il principio della corresponsabilità nella partecipazione singola e coordinata all’accoglienza – ha sottolineato l’assessore ai Servizi alla Famiglia e alla persona di Marano, Antonio Centomo – La nostra comunità, ha già dimostrato in passato, con l’arrivo di alcune famiglie di vietnamiti all’inizio degli anni ’80, la propria capacità di accoglienza ritenendo importante l’aspetto umanitario dei profughi, i quali sono persone giuridicamente diverse dagli immigrati stranieri che arrivano in Italia per motivi di lavoro, studio o ricongiungimento familiare. I rifugiati – ha concluso Centomo – fuggono dal loro paese e non possono farvi ritorno”.
A.B.