“Le minoranze avrebbero preferito tagliare servizi come asili nido, centro diurno e mensa, ma per noi sarebbe stato impensabile”.
Piera Moro, Sindaco di Marano Vicentino, respinge con fermezza le accuse arrivate dall’opposizione e relative al ‘suo’ bilancio di previsione 2015.
Erik Umberto Pretto, a nome del suo gruppo ‘Noi di Marano’ e di ‘Progetto Veneto per Marano’ aveva firmato un comunicato stampa dal titolo ‘Questo bilancio proprio non ci piace’, alludendo all’aumento dell’addizionale Irpef che rimodula allo 0,8 i contributi per tutte le fasce di reddito al di sopra dei 13.300 euro l’anno.
“Riteniamo doverose alcune precisazioni a beneficio della corretta informazione alla cittadinanza – spiega Piera Moro con Marano Bene Comune, a sua volta con un comunicato – La parte di bilancio che, da almeno 10 anni, è particolarmente in sofferenza, è quella delle spese correnti, le cui uscite sono compensate sostanzialmente da tasse, tributi e rette. Rispetto ai bilanci precedenti, nel bilancio di previsione 2015 la parte corrente è interessata sostanzialmente da due novità, entrambe purtroppo come mancate entrate. Una riduzione dei trasferimenti statali, di circa 180.000 euro e l’obbligo di legge di alimentare un fondo di garanzia per mancati incassi, di circa 75.000 euro. In sintesi, bisogna reperire nuove entrate per circa 255.000 euro. Non volendo in alcun modo tagliare i servizi (asilo nido, centro diurno, mensa eccetera), così come invece richiesto da parte della minoranza, si è deciso di agire in due modi – continua – Da un lato, attuando la rimodulazione della scadenza di alcuni mutui, con un beneficio di circa 180.000 euro annui, dall’altro continuando sul contenimento delle spese, per un importo di circa 75.000 euro. Questo ha consentito di coprire l’ammanco del 2015. Poiché però la normativa consente che solo per il 2015 il beneficio ottenuto dalla rimodulazione dei mutui (180.000 euro) possa essere imputato alla parte corrente, restava da coprire il fabbisogno del prossimo anno. Ecco il motivo della scelta, meditata e sofferta, di aumentare la addizionale comunale, esentando comunque i redditi fino a 13.300 euro annui”.
Secondo l’amministrazione Moro, questo maggior gettito si concretizzerà proprio nel 2016, a beneficio del bilancio dell’anno prossimo. E il primo cittadino lancia poi una frecciata ad alcuni membri della minoranza.
“Precisiamo inoltre che i gruppi consiliari avevano a disposizione tutti i documenti dettagliati relativi al bilancio di previsione 2015 ben 15 giorni prima del consiglio comunale, come previsto dalla normativa. Risulta invece – sottolinea il comunicato – che un capogruppo di minoranza abbia ritirato la documentazione cartacea il giorno stesso del consiglio comunale, lasciandoci il dubbio su come abbia fatto a prenderne completa visione”.
Commentando poi il fatto che l’amministrazione in carica si sia trovata in eredità il mancato finanziamento di via Maestri del Lavoro (per circa 886.000 euro), 240.000 euro di spese per manutenzioni e parecchi contributi non riscossi, Piera Moro sottolinea il suo orgoglio per il lavoro svolto con i suoi collaboratori e con i maranesi e conclude: “Pur nelle grosse difficoltà di bilancio, amministrazione e cittadini hanno fatto fronte a un ammanco aggiuntivo di oltre un milione di euro, che sarebbero potuti invece essere utili per una serie di opere pubbliche”.
A.B.